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Ciao “Pablito”

È morto nella serata di ieri Paolo D’Angelo, storico tifoso granata assai legato alle sorti delle squadre sportive trapanesi.

di Fabio Tartamella

Se ne va via un pezzo di noi. Un pezzo della storia dello sport, non solo del tifo della città. Pensavi a Pablito e pensavi al granata, pensavi a Pablito e ti veniva mente la curva. La passione autentica per i colori della città, seguiti in ogni angolo d’Italia, rispettati e amati anche negli anni più bui. Non è capitata una sola volta che fosse lui, da solo, nel settore ospiti. Quasi come se si portasse sulle spalle tutta la tifoseria. Se ne va un uomo a cui tutti eravamo affezionati. Come se fosse uno di famiglia. Già ieri sera lo ha salutato sul web la mitica Fossa dei Leoni, cuore pulsante di una delle tifoserie più calde d’Italia, quella della Fortitudo Bologna. È il segnale del rispetto, ma anche dell’affetto che Pablito suscitava. Se ne va un uomo che con la sua presenza aveva accompagnato la crescita di ognuno di noi, dietro il Trapani e la Pallacanestro Trapani. Aveva trascorso un mese in ospedale, con un cuore troppo grande, che faticava a reggere il suo peso. E da lì faceva partire qualche telefonata. Aveva la voce flebile e a volte sconnessa. Chiedeva sempre il risultato della Pallacanestro Trapani e sperava di uscire, di tornare a casa. Cosa che è accaduta, e gli ha consentito di riprendere possesso del suo scooter e della sua panchina in piazzetta Cuba. Solo per qualche giorno, però. Poi, il nuovo crollo del cuore, l’ambulanza, la voglia di resistere e la corsa in ospedale. Ciao Pablito, ci mancherai. Con te se n’è andato un pezzo di noi.

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