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Le Tre Domande della Domenica all’onorevole Giuseppe Bica

L’intervista al deputato regionale di Fratelli d’Italia Giuseppe Bica. Diversi gli argomenti affrontati a partire dall’autonomia differenziata.

Onorevole Bica, qual è la sua posizione riguardo al progetto di autonomia differenziata e come pensa possa influenzare la Sicilia?

Sono favorevole alla riforma sull’autonomia differenziata, prevista dal titolo V della Costituzione. Questa iniziativa, delegando alle regioni l’attuazione di attività più prossime ai cittadini, promette di migliorare significativamente l’efficacia dei servizi pubblici.
Come siciliani, abbiamo ragioni particolari per accogliere favorevolmente questa riforma. La nostra regione, infatti, gode già di una specifica autonomia legislativa in diversi settori, e questa esperienza ci pone in una posizione privilegiata per comprendere i potenziali benefici di un’estensione di tale modello.
L’ampliamento delle competenze alle altre regioni italiane rappresenta un passo importante verso un federalismo più equilibrato e funzionale. Questo non solo può stimolare una sana competizione tra le regioni, ma anche promuovere soluzioni innovative adattate alle specifiche esigenze territoriali.
Tuttavia, è fondamentale che questo processo sia accompagnato da meccanismi di solidarietà interregionale e da un attento monitoraggio per garantire che l’autonomia differenziata non accentui, ma anzi contribuisca a ridurre, le disparità esistenti tra le diverse aree del paese. Vedo in questa riforma un’opportunità per modernizzare la governance del nostro paese, rendendola più reattiva alle necessità locali e, al contempo, più efficiente nella gestione delle risorse pubbliche.


Quali saranno le principali questioni e priorità che l’Assemblea Regionale Siciliana dovrà affrontare dopo la pausa estiva?

Gli argomenti che dovrà trattare l’Assemblea Regionale Siciliana dopo la pausa estiva sono diversi, molti dei quali già affrontati, parzialmente discussi, ma che devono raggiungere l’esito finale del voto.
Ricorderei in particolare la legge sulle province e gli enti locali, che ritengo molto importante per rendere soprattutto più agili le procedure di azione di questi enti. Partendo dalle province, la cui abolizione ha determinato gravi problemi, come per esempio nella gestione delle infrastrutture viarie e delle scuole.
Un’altra legge importante è quella sulla revisione urbanistica, che dovrà recepire alcune delle modifiche fatte dalla recente norma urbanistica nazionale sulla casa e nel contempo dovrà mettere finalmente ordine in via definitiva allo spartiacque delle costruzioni sulla fascia costiera di 150 metri. Non si farà una sanatoria perché non sarà più possibile costruire alcunché, però è giusto che ci sia la possibilità di regolamentare quello che era stato realizzato prima che intervenissero le leggi restrittive.
Un’altra legge importante che riguarda il mondo agricolo è quella sui consorzi di bonifica, che hanno bisogno sicuramente di una revisione, direi quasi di una ricostituzione, con una maggiore efficienza delle strutture e un rapporto con gli agricoltori diverso e più diretto. Soprattutto, eliminando – cosa che purtroppo avviene fino ad oggi – le cartelle di bonifica inviate genericamente a tutti gli agricoltori, che invece dovrebbero essere inviate solo a quelli che in realtà fruiscono dei servizi.
Altre leggi importanti da discutere sono quelle sulle aree protette per rendere più fluide le procedure di fruibilità corretta di queste aree, per non considerarle sempre più imbalsamate, ma poterle utilizzare dal punto di vista anche e soprattutto dell’attrazione turistica.
C’è la legge sul turismo, sulla quale io stesso sto lavorando, su un emendamento che dia delle ulteriori semplificazioni per le piccole realtà territoriali della Sicilia, soprattutto i piccolissimi comuni che devono poter andare in deroga alle norme di ordine generale che riguardano ovviamente le aree turistiche.
Per finire, ma non per ultimo, la legge sulle cave che ha bisogno di una revisione dopo l’approvazione la scorsa primavera, che ha presentato delle lacune e soprattutto delle impugnative.


Potrebbe fare un resoconto delle principali attività e interventi che ha finora portato avanti all’Ars per il territorio della provincia di Trapani? Quali risultati concreti sono stati raggiunti?

Come deputato regionale, mi sono impegnato attivamente per portare risultati concreti alla provincia di Trapani. Il mio lavoro in Parlamento si è concentrato su diverse aree chiave del nostro territorio.
Uno dei risultati più significativi è stato il mio contributo all’approvazione della recente manovra finanziaria regionale, grazie alla quale sono riuscito a ottenere 910.000 euro specificamente destinati alla nostra provincia. Questi fondi saranno utilizzati per una serie di interventi mirati in vari comuni.
Mi sono battuto per migliorare le infrastrutture locali, ottenendo finanziamenti per la manutenzione e il miglioramento di diverse strade provinciali. In particolare, gli interventi sulla viabilità provinciale sono stati inseriti nella programmazione dei fondi FSC per circa 7,5 milioni di euro. Le strade interessate sono: Belìce destro, il collegamento tra Valderice e Custonaci, Ponte Lenzi e il collegamento Santa Ninfa-Castelvetrano. Inoltre, ho sollecitato il recupero dei finanziamenti bloccati per importanti arterie stradali: oltre 6,5 milioni per la strada San Vito – Scopello Zingaro, 3 milioni per la Buseto Bruca Segesta e 2 milioni con fondi europei 2020 per la Salaparuta-Santa Margherita Belìce. A Poggioreale, abbiamo stanziato fondi per le strade provinciali.
Ho lavorato per la riqualificazione urbana e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. A Castellammare del Golfo, abbiamo ottenuto fondi per la ristrutturazione della Chiesa Madre e per la riqualificazione del centro storico. A Trapani, sono particolarmente orgoglioso di aver assicurato il finanziamento per il restauro delle campane della Cattedrale di San Lorenzo.
L’istruzione è stata una delle mie priorità. A Valderice, ad esempio, ho ottenuto un finanziamento per migliorare le strutture dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri”, inclusi lavori per la sicurezza degli studenti.
Non ho trascurato il settore economico ottenendo sostegni alle imprese agricole e zootecniche, ristori per il settore della pesca, e incentivi per l’imprenditoria femminile e giovanile. Mi sono anche occupato di emergenze importanti come quella idrica, ottenendo fondi specifici. Infine, sono stati previsti finanziamenti per manifestazioni culturali e promozionali che valorizzeranno l’intero territorio siciliano. Ho cercato di individuare e sostenere le priorità dei nostri comuni, dalle infrastrutture al patrimonio culturale, dall’istruzione alla promozione turistica. Gli interventi approvati hanno toccato diversi aspetti della vita comunitaria e dello sviluppo territoriale.

Mario Torrente

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