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L’ 8 marzo si terrà la “Marcia contro tutte le violenze”.

Il corteo è stato organizzato dal Comune di Trapani e dagli studenti trapanesi in collaborazione con numerose realtà associative del territorio.

Nella giornata dell’8 marzo, data in cui si ricordano le conquiste sociali delle donne, si terrà una marcia contro tutte le forme di violenza. L’evento, rivolto a tutta la cittadinanza, è organizzato dal Comune di Trapani assieme agli studenti trapanesi in collaborazione con numerose realtà associative del territorio e nasce dalla volontà dei rappresentanti degli studenti di sensibilizzare il più possibile la cittadinanza a condannare ogni tipo di violenza.

“Auspico – dichiara Antonino Occhipinti, Rappresentante dell’istituto liceale ‘Rosina Salvo’ di Trapani – che dopo questa manifestazione ne vengano tante altre ancora, la partecipazione all’evento è sicuramente uno dei primi passi per schierarsi dalla parte della legalità; dalla parte giusta della società”

Il raduno è previsto in piazza Vittorio Emanuele per le ore 9.15 e si snoderà su Viale Regina Margherita, Piazza Vittorio Veneto e Via XXX Gennaio,con sosta davanti il Palazzo di Giustizia e ripartenza da Corso Italia per poi percorrere Piazza Sant’Agostino, Via degli Argentieri, Piazza Notai, Via Torrearsa e Corso Vittorio Emanuele con destinazione finale “Cinema King” per il successivo convegno che terminerà alle ore 13.30.

“Questa Iniziativa – dice Antonio Jacopo Triscari, presidente della Consulta provinciale studentesca – è un’idea che nasce dai giovani, e che coinvolgerà i giovani, la marcia sarà unione, una voce unica, più siamo più forte sarà quel NO alle violenze.”

Giole Tallarita, rappresentante del corso universitario di “Scienze dell’amministrazione”, conclude invitando tutti a una riflessione: “Si sta perdendo sempre di più lo spirito con il quale è stata istituita la giornata dell’8 Marzo. Uno degli obiettivi che ci siamo posti nell’organizzare questa iniziativa è quello di avvicinare alla comprensione del vero motivo che ha spinto la società ad istituire questo giorno e comprendere insieme quali sono i tanti step che ancora si devono conseguire per arrivare alla piena emancipazione e all’equità tra i sessi.”

Di Martina Bannino

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