Nelle trincee penitenziarie di Trapani si lavora con 50 gradi e negli uffici aria condizionata a palla. Sintesi brutale del Segretario Provinciale della UIL PA Polizia Penitenziaria di Trapani Giuseppe Scaduto, e del Segretario Regionale della Sicilia Gioacchino Veneziano che hanno scritto rispettivamente al Direttore della Casa Circondariale Pietro Cerulli ed al Provveditore della Amministrazione Penitenziaria.

«Da anni denunciamo questa situazione – afferma Scaduto – ma nessuno, dico nessuno ha mai considerato i lavoratori della Polizia Penitenziaria bisognevoli di attenzione. Purtroppo, pare che per la Polizia Penitenziaria ci siano sempre problemi di budget e questo lascia come al solito i Poliziotti che lavorano nei reparti detentivi ad operare in condizioni di forte disagio fisico con le calure attuali».

Ancora più aspra la denuncia di Veneziano che lascia intravedere disparità di trattamento: «a noi – scrive il segretario della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sicilia – fa davvero raccapriccio vedere che l’ufficio del direttore, dei vari ragionieri, del responsabile del materiale, siano dotati di nuovissimi condizionatori che pompano aria ghiacciata, e poi, proprio loro che hanno in mano la situazione degli acquisti lasciano i Poliziotti che combattono nelle trincee penitenziarie, morti dal caldo, generando stress e danni alla salute»