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Acqua, il Consiglio comunale si infiamma

Un Consiglio comunale acceso, quello che si è svolto ieri pomeriggio con un solo l’argomento: la mancata erogazione dell’acqua. Tanti i cittadini che hanno deciso di partecipare, così da poter ascoltare le risposte dell’Amministrazione.

Prima della seduta, però, l’aula Consiliare ha voluto ricordare con un momento di silenzio la giovane marsalese Oriana Bertolino che, secondo quanto dichiarato dai consiglieri Grignano e Vassallo, sarà sicuramente commemorata in futuro con qualche manifestazione.

Subito dopo, invece, è iniziato lo show dell’opposizione. Perché solo così può essere definito il momento in cui il consigliere Guaiana, armato di un bidone vuoto, ha accusato l’Amministrazione.

«Non mi è stato possibile riempire il bidone vuoto – ha detto Giuseppe Guaiana – perché non c’è acqua. Ed è assurdo che non si garantisca questo servizio ai cittadini».

A puntare il dito contro il consigliere Guaiana, c’ha pensato il consigliere di maggioranza Giovanni Parisi.

«Ma Guaiana – ha detto Parisi – cosa vorrebbe far capire con questa trovata del bidone? Lui è stato presidente del Consiglio, carica più importante dopo il sindaco, per cinque anni. Perché, in questi cinque anni, non ha fatto nulla?».

Parisi a parte, nessuno dei consiglieri di maggioranza ha risposto all’opposizione. E gli argomenti sono stati tanti: l’aumento della tassa di soggiorno a 2 euro e 50, l’acqua che per legge non potrebbe essere venduta né comprata, il turismo che rischia. Miceli, poi, ha aumentato la dose.

«Questi sei anni – ha detto Miceli – sono stati gestiti male e l’esempio più lampante di questo fallimento è la mancata presenza nella Giunta dell’ex assessore Ninni Romano, sostituito da Vincenzo Guaiana».

A rispondere è stato solo il sindaco Giacomo Tranchida e non con poche difficoltà. Perché i cittadini, ormai amareggiati, non hanno fatto in modo che Tranchida parlasse. Tant’è che il sindaco, successivamente, ha lasciato l’aula proprio per parlare e chiarire con i trapanesi presenti.

«Il problema – ha spiegato Tranchida ai cittadini – non sono il numero di vasche. Il problema essenziale è che manca l’acqua».

Intanto sembra che già dalla prossima settimana saranno riattivati cinque pozzi di Bresciana e sarà rafforzato il pozzo Madonna. Potenziamenti, questi, che porteranno il 50 % di acqua in più ma chiaramente non basta. E l’unica soluzione, in questo momento, e a detta del sindaco stesso, potrebbe solo essere quella di prendere l’acqua dal mare e quindi il rifacimento del dissalatore. Ma queste, al momento, sono solo ipotesi. Certezze ce ne sono solo due: Trapani è a secco e i cittadini sono stanchi.

Chiara Conticello

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