Nomina avvenuta rispettando i tempi dettati dal presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. Ieri sera, sul sito ufficiale dell’ASP di Trapani, è stata ufficializzato l’incarico di Direttore Sanitario per sanità trapanese a Gaetano Migliazzo, nome già noto negli ambienti sanitari siciliani in quanto ha già direttogli “Ospedali Riuniti Sciacca-Ribera” dell’ASP di Agrigento, è stato pure Coordinatore Sanitario di Distretto Ospedaliero sempre presso l’ Asp agrigentina, vanta un Master in Economia sanitaria.
Le indiscrezioni politiche lo vogliono vicino a Totò Cuffaro. Una nomina tecnica, certamente, quella di Migliazzo, ma in odore di contentino politico. Il giovane direttore generale dell’ASP di Trapani, Ferdinando Croce, ha preferito un professionista al di fuori della provincia di Trapani invece che affidarsi a chi la sanità trapanese la conosce approfonditamente. Il dottor Luca Ezio Fazio, ad esempio, era fra i più indicati a ricoprire il ruolo di direttore sanitario anche perchè è da lui che passano i progetti PNRR ma, così pare, il suo curriculum è stato sacrificato sull’altare della convenienza politica. Queste, almeno, sono le considerazioni che girano da stamattina negli ambienti dell’ASP di Trapani.
Migliazzo in passato ha avuto delle contestazioni, durante il suo servizio da direttore sanitario presso l’ospedale San Giovanni Di Dio, scattate in seguito a delle ispezioni dei Nas che avevano riscontrato delle irregolarità sulla situazione sanitaria, assistenziale e strutturale del pronto soccorso. Il procedimento disciplinare è stato poi archiviato nel 2023.
Arriva in un territorio dove negli ultimi anni la sanità è stata osservata con la lente di ingrandimento da parte degli organi inquirenti. A Gaetano Migliazzo vanno comunque gli auguri di buon lavoro.
E sul peso che la politica trapanese continua a non avere riteniamo ci sia poco da interrogarsi. Quella di Trapani è una provincia che continua ad essere vittima di se stessa.
Nicola Baldarotta
