Il giorno del click day, per l’accesso alle misure di sostegno alle imprese danneggiate dal lockdown non è neanche iniziato. La selezione per assegnare i 125 milioni a fondo perduto dovrà attendere. La piattaforma digitale creata dall’assessorato alle Attività produttive, a cui le imprese avrebbero dovuto inoltrare la domanda, secondo il criterio di presentazione in ordine cronologico fino ad esaurimento fondi, è andata in tilt sotto il peso di migliaia di richieste. Il sito non si apre neanche più ed appare una schermata che attribuisce alla TIM la responsabilità di un necessario rinvio al prossimo 8 ottobre, alle ore 9 (foto di copertina). «Da settimane Sicindustria manifesta tutte le perplessità circa il metodo e i requisiti di accesso di uno strumento che ha già manifestato tutta la propria inadeguatezza – scrive l’associazione degli industriali siciliani –. Oggi la conferma di un flop annunciato». «Sicindustria – ricorda il vicepresidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese – continua a ribadire la necessità di una maggiore efficienza ed efficacia nei processi di assegnazione delle risorse pubbliche e una valutazione dei progetti da finanziare non sulla base di un sistema troppo spesso malfunzionante e basato solo sulla rapidità di un click, ma su criteri di ammissibilità e selezione oggettivi per progetti produttivi capaci di generare ricchezza». Ma nonostante il flop fosse annunciato, anche in forza delle pregresse esperienze, la Regione Siciliana ieri sera ha diffuso un comunicato nel quale si legge testualmente: “In relazione alle affermazioni relative a “decine di segnalazioni” di presunti casi di “data breach” verificatisi in seno alla piattaforma regionale SiciliaPei, informiamo che, a seguito delle analisi condotte il fornitore Tim “non ha ravvisato, ad ora, alcuna anomalia infrastrutturale e di piattaforma».