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Tra Minore, Faggiano e Bulgarella

Da questi nomi dovrebbe passare il futuro del Trapani Calcio, ancora, però, in alto mare.

Ancora nessuna fumata bianca nella trattativa Minore-Mazzara. Anzi, comunicati su comunicati per tante belle parole con la parola d’ordine “fare presto” ma ancora nessuna certezza nonostante le settimane che passano e la cifra da riconoscere non è certamente miliardaria. 300 mila euro; tanto dovrebbe scucire l’imprenditore romano per il Dattilo Calcio. Sembra che le difficoltà siano legate alle modalità di pagamento, non all’importo in sè. In sintesi, la proprietà della società sportiva vuole cash o comunque garanzie reali, come delle fidejiussioni bancarie. Alla finestra, Daniele Faggiano. L’ex diesse si è un pò eclissato nelle ultime settimane dopo l’entusiasmo dato in pasto alla tifoseria con il nome di Pietro Pizzarotti. L’ex presidente del Parma Calcio fa parte di una famiglia che gestisce un gruppo “di ingegneria civile” da un miliardo di euro di fatturato; numeri da capogiro che avevano entusiasmato, comprensibilmente, i social. Perso dai radar momentaneamente Pizzarotti, Faggiano avrebbe ripiegato su Andrea Bulgarella più qualche suo uomo di fiducia. Un altro costruttore, seppur con numeri ben più modesti, che non esalta particolarmente i supporter granata ma che, tuttavia, è sempre un nome spendibile sul territorio. La loro offerta sarebbe, invece, di 180 mila euro al netto di alcune variabili sul parco giocatori. Cifra che Mazzara&soci – dopo aver perso il treno De Picciotto ad ottobre, non senza peccare di presunzione in verità…- potrebbero essere costretti ad accettare per non affrontare un altro bagno di sangue, economicamente parlando, dovendo sostenere una nuova stagione fra i dilettanti, decisamente fuori dalla portata di una società di queste dimensioni. A maggior ragione in tempi di covid e stadi vuoti. Anche su questo versante, comunque, non mancano le “leggende cittadine”; nelle scorse settimane Bulgarella avrebbe gradito una telefonata del sindaco Giacomo Tranchida o un incontro “fuori dalla casa comunale” per far ripartire il Trapani Calcio. Entrambi inviti rispediti al mittente visto che per il primo cittadino la sede istituzionale dove confrontarsi è solo Palazzo D’Alì. Una sorta di “rivalsa” vista la nota poca simpatia che corre fra i due. Il geometra valdericino oggi trapiantato in Toscana non ha mai lasciato completamente la sua terra ed in tutte le iniziative locali non ha mai “avuto il piacere” di avere il primo cittadino fra “i suoi ospiti”. Ad esempio durante la presentazione del libro-intervista del giornalista di fiducia Giacomo Di Girolamo alla Tonnara di Bonagia così come all’inaugurazione dell’albergo Platamone, legandosele in qualche modo al dito. Insomma, per la rinascita del Trapani, i tifosi devono fare i conti pure con questo tipo di “vicende personali”. Ad ogni modo, si torna alla casella di partenza: la trattativa Minore-Mazzara. E nel frattempo il tempo passa…

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