Interessi non dovuti, Bulgarella vince causa contro un istituto bancario

Una piccola battaglia nella grande guerra contro le “storture” del sistema bancario è stata vinta da Andrea Bulgarella.
L’imprenditore, infatti, dopo aver fatto causa al Monte dei Paschi di Siena, ha avuto riconosciuta la somma di 15 mila euro, ottenendo dal tribunale senese la nullità delle clausole contrattuali anatocistiche e di quelle relative alle commissioni di massimo scoperto. Respinta, invece, la contestazione di tassi usurai.
In sintesi, il tribunale ha condannato la banca a pagare all’imprenditore trapanese, ormai trapiantato a Pisa, i soldi che furono trattenuti dall’istituto di credito tra calcoli degli interessi sugli interessi e l’applicazione della commissione di massimo scoperto.
Bulgarella da tempo ha denunciato che le banche lucrano sugli interessi passivi praticati e pretesi a fronte di sconfinamenti e scoperti di conti correnti.
Il consulente, nominato dal giudice, ha scoperto un calcolo sfavorevole all’imprenditore la cui società aveva aperto un conto corrente nel giugno del 2003, chiuso poi nell’agosto del 2007.

“Va rilevato – si legge nella sentenza – che nel contratto stipulato manca qualsiasi espressione del valore dell’intero credito affidato, o dello sconfinamento che si intendeva tollerare, cui rapportare la percentuale della commissione di massimo scoperto di talchè difetta non solo la determinazione in concreto dell’ammontare del corrispettivo preteso dalla banca a tale titolo , ma anche qualsiasi possibilità di determinazione indiretta di tale voce. Ne deriva che l’oggetto di tale obbligazione è radicalmente nullo per essere indeterminato o indeterminabile”