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Un tramonto in musica

A torre di Ligny secondo appuntamento con i Tramonti del Luglio Musicale

Secondo appuntamento, ieri, con i tramonti a Torre di Ligny del Luglio Musicale. Sul palco Laura Mollica e Giuseppe Greco.

Torre di Ligny riesce a non essere mai banale, come se volesse sorprenderci tutte le volte che la incontriamo con lo sguardo. E se in questo luogo speciale fai risuonare le note più antiche di una sicilianità arcaica, ma mai realmente perduta, allora la magia è servita. Ed è esattamente quello che hanno fatto ieri sera al tramonto Laura Mollica e Giuseppe Greco. Ci hanno regalato musica intrisa di storia, di parole, di antiche sofferenze popolari, che fanno parte del nostro DNA, che ci appartengono e a cui apparteniamo. Laura Mollica è una cantante ispirata, preparatissima e depositaria di tanta parte del bagaglio culturale e musicale di Rosa Balistreri. E durante il concerto snocciola questo suo sapere con gentilezza, qua e la anche con sottile imbarazzo, tipico delle persone educate. La sua voce, è a tratti armoniosa, alla ricerca della melodia, per poi strapparsi come si strappa l’anima per un dolore. Felice interprete dell’antica tradizione riscoperta e, in qualche modo, codificata dalla Balistreri, Mollica viaggia con lucidità tra storia popolare e storia individuale, regalando ad ogni emozione la nota giusta, quella che tramortisce l’anima. Davvero una grande interprete. Giuseppe Greco, invece, è una vecchia conoscenza. Ricco di una esperienza poliedrica e variegata, Greco sa bene come far respirare la chitarra all’unisono con la voce di Laura. E il lavoro gli riesce perfettamente. Travolgente l’uso che il nostro fa dell’accordatura aperta, quella che regala un tappeto mono-tonico ed incalzante al racconto vocale, imponendo una drammaticità al tutto assolutamente impagabile. Insomma, davvero un bel concerto, partecipato e molto gradito dal pubblico. Voluto dal Luglio Musicale Trapanese, questo secondo appuntamento al Tramonto chiude questa piccola ma interessante proposta dell’ente teatrale cittadino che ha visto 2 spettacoli, uno di jazz e questo di musica etnica, proporsi nello impagabile scenario di Torre Di Ligny. Quella che sorprende sempre. Se era un esperimento è certamente riuscito. Da ripetere.

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