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Il Giorno del Ricordo

La celebrazione si è tenuta nei saloni di rappresentanza della Prefettura, alla presenza delle studenti.

Uomini testimoni del tempo e giovani studenti provenienti da Campobello di Mazara e da Castelvetrano, tutti insieme per ricordare e celebrare un’altra delle pagine buie della storia d’Europa della prima metà del 900: le vittime delle foibe e l’esodo degli italiani da Fiume, da Istria e dalla Dalmazia.

Un incontro solenne che si è aperto nel modo più solenne possibile. L’inno di Mameli cantato in coro da tutti i presenti, giovani e adulti qui convenuti per il giorno del ricordo, la triste, ma doverosa, celebrazione di un’altra pagina oscura della nostra storia. Le foibe e le migliaia di italiani che vi morirono.

da sempre divisivo come argomento, quello delle Foibe è un momento storico che le diverse parti politiche hanno spesso sbandierato e troppo di frequente usato secondo i dettami della propria appartenenza. E sull’argomento interviene

la Segreteria nazionale ANPI che in un appello alle istituzioni, alle forze democratiche ed agli antifascisti chiede che, in occasione del Giorno del Ricordo, sia rispettata la verità storica, sia contrastata la faziosità di alcune parti e che prevalga la cultura del rispetto, della tolleranza e dell’integrazione. Sulla vicenda Fabio Lo Bono, scrittore e giornalista, ha scritto un saggio storico “Popolo in fuga. Sicilia terra d’accoglienza” che narra del campo profughi che a Termini Imerese ha accolse migliaia di profughi dalmati.

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