Villa Betania, l’Asp attende risposte dalla Regione

Continua a preoccupare la possibile chiusura dei reparti del centro eccellenza per la riabilitazione di Villa Betania gestito dalla fondazione Auxilium in convenzione con l’Asp di Trapani. Proprio l’ASP di Trapani ha reso noto di aver attivato, nei mesi scorsi, un apposito tavolo tecnico. Dopo aver avviato i contatti con l’assessorato regionale alla Salute, l’Azienda ha reso noto di attendere riscontro dalla Regione sull’aumento del tetto di spesa per la riabilitazione. Per quanto riguarda l’autismo, invece, l’Asp è in attesa del riscontro riguardo le convenzioni con Auxilium e Aequitas sulla base della autorizzazione già concessa. L’Azienda Sanitaria Provinciale ha però fatto sapere che, se poi sarà necessario per stabilire nuove disposizioni nelle future convenzioni o accordi, riconvocherà tutti gli attori.

Intanto, da Villa Betania il direttore generale della Fondazione Auxilium Gerry Camarda ha fatto sapere che tavolo tecnico permanente è attualmente sospeso. Due, infatti, le convocazioni realizzate nei mesi di febbraio. Poi nessun’altra. Proprio per questo, Villa Betania avrebbe ulteriormente sollecitato l’attuale Direzione dell’ASP di Trapani in modo da poter dare una notizia certa alle famiglie degli assistiti sulla possibilità di continuare a ricevere le prestazioni riabilitative. «Abbiamo saputo – scrive Camarda – che l’Assessorato potrà darci una risposta entro la prossima settimana sulla possibilità di trasferire all’ASP 9 di Trapani le risorse necessarie a risolvere la criticità. Sempre che non sia troppo tardi, visto che si va incontro al periodo delle festività pasquali». Insomma, il tempo stringe e da Villa Betania attendono atti amministrativi concreti. Anche perchè, aspetto rimarcato nel comunicato a firma del direttore generale della Fonfazione Auxilium Camarda, «in mancanza di una soluzione, se al 30 aprile dovesse permanere la situazione attuale, saranno costretti ad interrompere le prestazioni riabilitative attualmente erogate, anche mediante la chiusura dei reparti che ospitano gli assistiti interessati».