Poco più di un anno fa, per le strade di Erice e di Trapani erano in corso le riprese de “La Stranezza” il film di Roberto Andò che tra poco potremo finalmente vedere sul grande schermo.
L’attesa sta per finire, il prossimo 27 ottobre potremo recarci al cinema e assistere a “La Stranezza”, il film girato in buona parte ad Erice e a Trapani e che ci regalerà un punto di vista, un racconto, diverso di alcuni dei luoghi che, per noi cresciuti in questa terra, sono posti del cuore e della memoria. E chissà che sensazioni, che emozioni ci regalerà vedere Piazza Stazione a Trapani vissuta in carrozza e cavalli, con tanto di “lacchè con cilindro”. O via San Francesco ad Erice attraversata da ombre in “ghette e paltò. Perché li scopriremo che probabilmente è proprio questa la loro migliore dimensione, l’estetica che meglio si addice ad alcuni scorci delle nostre città, a volte, davvero, estremamente eleganti. E non è strano immaginare che questi posti, questi nostri luoghi che hanno fatto da scena al film abbiano in qualche modo contribuito a dare ulteriore suggestione al racconto, e quindi, ai tanti consensi che il film sta riscuotendo già adesso. La Stranezza ha, infatti, fatto parte della lista dei 12 film candidati a rappresentare l’Italia ai prossimi Oscar. Con per protagonisti Salvo Ficarra, Valentino Picone e Tony Servillo, il film racconta di un episodio, più o meno reale, molto particolare della vita di Pirandello, una sorta di corto circuito in cui il teatro rigenera se stresso fagocitandosi. Una trama che vive sui tempi dello slang e delle logiche siciliane. Un film importante, che darà certamente tanta luce ai nostri luoghi. Un riconoscimento per tutta la macchina produttiva ed un’ottima chance per le nostre città, le cui immagini avranno una grande diffusione, in un circuito importante come è quello dei film per le sale.
Un risultato che, ancora una volta, nasce dalla cooperazione tra le amministrazioni di Erice e Trapani, e la TF West Sicily Film Commission.
Appuntamento al cinema il prossimo 27 ottobre, per un gran bel viaggio più o meno reale, come solo la settima arte sa regalare.
