Maria Andreeva, 21 anni, di Mosca, violinista, pianista, soprano e pittrice a tempo perso. In altre parole un talento giovanissimo e straripante, guidato da una musicalità rara e da un amore per la performance tipica dei paesi dell’est. Maria ha aperto il suo recital imbracciando il violino, su cui ha ricamato con delicatezza, accompagnata al piano dal maestro Andrea Bambace, le melodie eterne di Brhams o di Chopin, due degli autori compresi nel repertorio di ieri sera, con una vena romanticamente struggente come solo una musicista cresciuta in Russia può fare. E la sensazione è stata di una violinista che usa lo strumento come fosse una voce. E con una capacità di controllo degli armonici davvero notevole. La seconda parte del concerto Maria l’ha dedicata, invece, al pianoforte, su cui ha messo in luce anche doti di arrangiamento e composizione. Non sapremmo dire se Maria è più brava con uno o l’altro strumento. Maria Andreeva è brava, bravissima, una forza della natura, diremmo, per di più molto bella, che non guasta mai. Insomma gli Amici della Musica stanno viziando il proprio pubblico, anche ieri sera numerosissimo, con una serie di appuntamenti non solo di spessore musicale, ma anche particolari come offerta. Un lavoro che sta onorando in pieno i settanta anni di impegno dell’associazione. Una attività particolarmente frenetica in queste settimane, domani venerdì, infatti, si torna in scena, ma questa volta al Museo San Rocco dove ad esibirsi saranno Roberta Gottardi ai clarinetti e Fabio Cifariello Ciardi alla regia audio/video per uno spettacolo intitolato Voix Instrumentalisée. Uno show moderno che prende spunto da una semplice domanda: La voce umana si è da sempre intrecciata con i suoni prodotti dagli strumenti, spesso in un rapporto di mutua imitazione. Ma un clarinetto può parlare? Appuntamento domani alle 18.30 al museo San Rocco di Trapani.
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