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Le tre domande della domenica a…

Nino La Macchia, fotografo e addetto stampa del Dattilo Calcio

1 – Il Dattilo ha salutato i tifosi. Un momento molto commovente, Nino. Facci sapere le tue sensazioni.

Come tutti i commiati si tratta di un momento che non si vorrebbe arrivasse mai, e che quanto meno si rimandasse il più possibile. A maggior ragione se si tratta di una bella esperienza, e quella col Dattilo la porterò sempre dentro di me. Nota positiva che da questo “sacrificio” i tifosi del Trapani potranno riprendere a tifare per i colori granata.

2 – Il momento più esaltante è quello più deprimente della stagione qual è stato?

Più esaltante in termini di risultati le vittorie contro FC e Acireale, li ho capito che questa squadra avrebbe fatto cose bellissime. Fuori dal campo i momenti sono stati tutti esaltanti. Il momento più deprimente la vigilia della partita col Rende. Ci eravamo infilati in un tunnel negativo. La vittoria col Rende ha cambiato tutto.

3 – Nino cosa hai compreso del calcio non giocato?

E’ un mondo che conosco da un bel po’. Non esiste il calcio non giocato, almeno alle nostre latitudini. Qui si ha fame di calcio ed è inevitabile che le partite iniziano il lunedì e terminano la domenica. E questo devo dire mi piace molto.

4 – E ora che farai?

E’ stata una bellissima esperienza, ma credo che se riferita al ruolo di addetto stampa per me termina qui. Il fatto che il Dattilo possa diventare Trapani aumenta a dismisura le responsabilità e credo sia giusto dare spazio a chi ha più esperienza di me. Semmai potrei continuare nel ruolo di fotografo che poi è la mia più grande passione.

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