Sette anni di reclusione. La condanna, richiesta dalla Procura di Palermo, per l’ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta accusato di corruzione. Il processo che si celebra innanzi, al tribunale del capoluogo siciliano, riguarda il troncone palermitano dell’indagine dei carabinieri di Trapani denominata Mare Monstrum. Si tratta della cosiddetta Tangentopoli del mare che coinvolse gli armatori Vittorio ed Ettore Morace. L’indagine è incentrata su un giro di mazzette per favorire la compagnia di navigazione Ustica Lines oggi Liberty Lines, di proprietà dei Morace. La Procura ha chiesto, inoltre, le condanne per l’armatore Ettore Morace e per il collaboratore di Crocetta, Massimo Finocchiaro. Secondo la tesi accusatori, i Morace avrebbero finanziato con 5 mila euro il movimento politico «Riparte Sicilia» fondato da Rosario Crocetta. Quest’ultimo in cambio avrebbe esercitato pressioni sulla funzionaria Dorotea Piazza (subentrata alla collega Salvatrice Severino) e al collega Fulvio Bellomo (che al loro insediamento avevano bloccato tutto e consegnato ai Pm gli atti decisivi per le indagini), per implementare i servizi di trasporto e favorire l’ Ustica Lines.
Corruzione, chiesti sette anni di reclusione per Rosario Crocetta
