L’amministrazione comunale di Trapani ha avviato il recupero del Borgo Livio Bassi di Ummari. Il Borgo, già proprietà dell’Ente Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana, è stato acquisito dal Comune nel 1975 e da allora ha visto un lento declino. Recentemente è stato utilizzato come location per le riprese della popolare fiction Makari.

Il Borgo fa parte di uno dei numerosi interventi legati alla riforma agraria di epoca fascista tra gli anni 20 e 40. In Sicilia ne sono stati censiti una ottantina e sono disseminati nell’immensa campagna siciliana. Si tratta di borghi, villaggi rurali, case cantoniere e piccoli raggruppamenti di case coloniche. Alcuni sono stati completati anche nell’immediato dopoguerra e hanno assolto la loro funzione fino ad almeno metà degli anni 60 per essere poi progressivamente abbandonati.

Il Comune ha ottenuto un finanziamento in capo al Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 di € 450mila euro finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale. I lavori sono iniziati il 19 aprile e saranno seguiti con diverse responsabilità e competenze da architetti e ingegneri del Comune, dello IACP ed esterni.

Il progetto, nella parte di competenza del Comune di Trapani, prevede manutenzione, restauro e riqualificazione dell’ex edificio scolastico e delle suore, compreso l’arco di ingresso, l’elemento architettonico più caratterizzante. Del Borgo è previsto un riuso di tipo formativo, volto alla sensibilizzazione e diffusione di colture innovative ed autoctone e della cultura contadina. Nell’edificio ci saranno anche spazi espositivi di prodotti locali e dei procedimenti tradizionali di lavorazione dei prodotti agricoli e artigianali dell’agro trapanese.

Il progetto complessivo di recupero del Borgo è dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Trapani, frutto di un accordo di collaborazione con il comune. Per la parte che riguarda lo IACP la riqualificazione e il riuso della rimanente parte del Borgo prevede la realizzazione di alloggi di housing sociale (undici unità) e servizi locali urbani alla popolazione per un importo di un milione e seicentomila euro.