lunedì, Settembre 16, 2024
20.9 C
Trapani
HomeCulturaLa musica che narra il mondo

La musica che narra il mondo

Al Museo San Rocco di Trapani “Voix Instrumentalisée”, lo spettacolo che racconta delle nostre angosce di popoli moderni.

lo scorso week end, al museo San Rocco di Trapani la clarinettista Roberta Gottardi ed il regista audio video Fabio Cifariello Ciardi hanno portato in scena Voix Instrumentalisée, ovvero “quanto siamo inumani noi umani”.

Come affacciarsi alla finestra, vedere la propria vita scorrere sotto, ed averne pena, paura, in qualche modo, temendola quasi. Tutto questo e molto altro è stato Voix Instrumentalisée, lo spettacolo di Roberta Gottardi e Fabio Cifariello Ciardi che lo scorso week end ha riempito di pubblico la sala dell’abbraccio del museo San Rocco di Trapani. Inserito nel cartellone degli Amici della Musica di Trapani, lo spettacolo apre uno squarcio sull’assurdo ritmo del nostro vivere, sulla somma dei rumori che fanno da colonna sonora alla nostra esistenza. Sulla intollerabile quantità, e qualità, di informazioni a cui siamo sottoposti ogni giorno, senza riuscire neanche a chiederci se realmente ne avremmo bisogno. Un modo di consumare la vita assolutamente inumano e di cui, però, siamo pienamente corresponsabili. Così il clarino diventa una voce che su loop video e musicali balbetta, urla, piange o ride istericamente. Uno strumento che diventa la voce dello speaker tg che ci racconta dell’ennesimo attacco guerresco, o di una crisi climatica che di certo non ci lascerà scampo. Un suono quello del clarino, nelle diverse declinazioni, che ci è familiare e per questo per noi credibile, vero, attendibile. Diremmo che lo spettacolo non cerca l’applauso del pubblico, perché lo zittisce, lasciandolo spaventato e pensante. Qualcosa di vicino all’angoscia. Un lavoro che ha il terribile pregio di metterci davanti alle conseguenze delle nostre scelte di comunità. Insomma uno spettacolo moderno, quando non modernissimo, che ancora una volta ci da prova della capacità degli Amici della Musica di sapersi guardare attorno e saper portare, di conseguenza, sul palco, oltre alle produzioni classiche, anche i progetti più all’avanguardia, quei lavori inequivocabilmente figli dei nostri tempi. E ancora una volta, il pubblico si è dimostrato fedele alle proposizioni dell’associazione, gremendo con numeri da grande città un luogo già di suo molto affascinante. Ora ci prendiamo una settimana per far sedimentare i grandi contenuti di quest’ultimo spettacolo, poi il prossimo 20 novembre alla chiesa di S. Alberto arriverà il Duo Elimo con un repertorio dedicatissimo alla nostra città: sugli spartiti composizioni di uno dei musicisti più illustri a cui Trapani ha dato i natali, quel Antonio Scontrino a cui è dedicato il nostro conservatorio.

guarda il servizio

[the_ad_group id="1046"]
[the_ad_group id="993"]

Altre notizie