Prestava denaro, a piccoli imprenditori in difficoltà, con un tasso di interesse che raggiungeva il 200 per cento. Angelo Piccione, marsalese di 50 anni, è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Marsala. Nel mirino, il titolare di un negozio di ortofrutta e un parrucchiere che nonostante le gravi minacce subite hanno avuto il coraggio di ribellarsi al cravattaro e di denunciarlo. Dalle indagini sarebbe emerso che le persone finite nel cappio dell’usura a fronte di somme di denaro ricevute in prestito a causa di difficoltà economiche dovute anche alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria nella sua fase più dura, sarebbero state costrette a versare mensilmente a Piccione ingenti quote per lunghi periodi, fino ad un anno, con tassi usurari che arrivavano al 200%. le risultanze investigative sono state condivise dall’autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento restrittivo. Il marsalese ora è in carcere. L’arresto costituisce l’esito di un’indagine dei Carabinieri condotta da aprile 2020 a marzo 2021 che ha consentito di portare alla luce, oltre allo spaccio di cocaina gestito da Piccione con altre due persone, anch’esse indagate, le modalità con le quali l’uomo avrebbe effettuato vari prestiti di denaro su cui venivano applicati altissimi tassi d’interesse.
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