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A Buseto ha vinto la musica

Oltre cinquecento iscritti per il "Sesto Concorso internazionale di esecuzione musicale" intitolato a "Salvatore Capizzi e Antonino Maiorana"

A Buseto Palizzolo si è chiuso il “Sesto Concorso internazionale di esecuzione musicale intitolato a Salvatore Capizzi e Antonino Maiorana”. Ed è stata una festa.

Oltre 500 iscritti, in tanti anche da Palermo, per la sesta edizione del “Concorso internazionale di esecuzione musicale Salvatore Capizzi e Antonino Maiorana”. Domenica scorsa concerto finale e premiazione.
Quanto talento per l’edizione 2023 del concorso di esecuzione musicale Capizzi e Maiorana. Voluto e organizzato dalla associazione Giacomo Candela di Buseto Palizzolo, il concorso ha visto l’iscrizione di oltre 500 giovani musicisti, divisi per categorie di strumenti e ed età. Ed è stato un vero piacere assistere all’esibizione di così tanti giovani e talentuosi musicisti giunti qui da tutta la provincia e anche da diverse scuole del palermitano. Giovani e giovanissimi che si sono misurati con autori come Listz, Chopin, Mario Castelnuovo Tedesco. Autori di valenza e difficoltà d’esecuzione assoluta. Eppure i nostri ragazzi hanno fatto grande onore ai maestri che con amore li hanno seguiti e istruiti negli anni riuscendo ad infondere in loro quell’amore per la disciplina musicale che alla base di ogni studio e di ogni sacrificio per lo studio. Di livello la giuria presieduta dal Direttore artistico del Luglio Musicale trapanese Walter Roccaro e che vantava tra le fila il maestro Franco Foderà, il direttore d’orchestra Gaetano Colajanni, il professor Baldo Calamusa per la sezione chitarre e per i fiati il maestro Salvatore Buetto e la prof.ssa Ambra Criscenti.
Tante le collaborazioni su cui la manifestazione ha potuto contare per questa sesta edizione. Perchè va da se che più è grande la manifestazione, più ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti quelli che possono. Tanti i premi consegnati ai partecipanti, borse studio piuttosto che strumenti, come dire, tutto quello che può far felice un musicista in erba. Ma probabilmente quello che maggiormante ha gratificato i giovani concorrenti è stato vedere quanto lavoro c’è voluto per portare in scena un concorso che aveva come unico fine metterli sulla ribalta. Forse il modo migliore per ripagare i tanti sacrifici che ogni strumento richiede a chiunque, talentuoso o meno, si approcci allo studio dello stesso. Ora è tempo di bilanci che non possono che essere più che positivi. Ma presto si comincerà a lavorare sulla prossima edizione. E sarà la settima per una manifestazione che merita un vero e sincero “Lunga vita”.

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