Alle Case Romane un gruppo di monoliti sono strati identificati come possibili pezzi di un antichissimo misuratore del tempo. Presto potrebbero partire i lavori di ricerca e approfondimento.
Marettimo, la più lontana delle Egadi, già da tempo ha disvelato la sua storia millenaria. Ora a confortare la tesi arriva un ritrovamento, o meglio, una più attenta lettura di qualcosa che si conosceva già. Un gruppo di monoliti che si riteneva fossero stipiti di un muro adesso invece vengono studiati e valutati come i pezzi di un calendario solare.
Va da se che se confermate, queste ipotesi potrebbero aprire dei veri e propri cantieri di ricerca. E proprio a questo fine che i maggiori gruppi archeologici di Sicilia si sono riuniti a Marettimo per discuetere e caldeggiare un intervento mirato da parte delle soprintendenze.
A far da corollario all’incontro, alla sera, sulla pedana prospicente il mare del ristorante la Scaletta di Giovanni Maiorana, cena a base di aragosta con lo spaghetto spezzato, come dire, un must per Marettimo, con tanto di cooking show del gastronauta Peppe Giuffrè arrivato qui in compagnia di Dama, la pittrice che dipinge con le dita, per, come lui stesso asserisce, “incorniciare il mare”
Storia, archeologia, gastronomia e pittura, insomma una serata ricca, e sorprendente, che ci ha fatto vivere e pensare a Marettimo in modo diverso. Un bel momento. Da ripetere.
Ascolta le interviste allo storico Emilio Milana e al gastronauta Peppe Giuffrè
