Molti comuni della Sicilia non assicurano più il servizio di assistenza igienico personale agli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie. Altri invece lo fanno ancora, altri enti locali si apprestano alla cancellazione. I pareri sull’argomento sono discordanti, da quello del CGA che ritiene sia competenza dello Stato (quindi delle Scuole), a quello recente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Trapani che invece attribuisce proprio agli enti locali questa specifica competenza che distingue dalla assistenza di base invece affidata agli assistenti scolastici.

Materia delicata già oggetto di un Ddl di riordino del M5S, e nei giorni scorsi anche di un appassionato intervento della deputata Eleonora Lo Curto (UdC), ex dirigente scolastica, che ha acceso i riflettori sul tema, bacchettando anche l’amministrazione comunale di Trapani e in particolare il sindaco Tranchida. Sul piano generale, riferendosi a tutti i comuni inadempienti, l’on. Lo Curto ha definito la vicenda «una follia che, sul piano dei diritti, fa piombare la Sicilia nel baratro del terzo mondo»

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