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Estorsioni, droga, voto di scambio e quel concorso truccato

Estorsioni, droga, voto di scambio, ma anche un concorso truccato. Emergono nuovi particolari sull’operazione antimafia che, all’alba di ieri, è culminata nell’arresto di dieci persone tra le quali l’ex senatore alcamese Antonino Papania accusato di scambio elettorale politico-mafioso. Avrebbe sborsato la somma di duemila euro per acquistare voti per un suo candidato alle Regionali del 2022. Il concorso finito sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori riguardava l’assunzione di psicoterapeuti all’ Asp di Trapani.

Ad una candidata, Guido Faillace direttore dell’Unità Operativa “Servizi per le Tossicodipendenze SerT” di Alcamo avrebbe fatto conoscere le domande del test. La candidata favorita era Manuela Fanara, moglie di Ignazio Arena anche lui coinvolto nell’operazione antimafia assieme alla consorte. Grazie alla soffiata la donna è riuscita a posizionarsi al diciottesimo posto nella graduatoria, ottenendo un punteggio di 48 su 50.
Le informazioni sarebbe state passate a seguito dell’intervento di Francesco Coppola, ritenuto il reggente della famiglia mafiosa di Alcamo. Questi agì su richiesta proprio di Ignazio Arena. Una mediazione, quella di Coppola, che non è stata a titolo gratuito. In cambio avrebbe ottenuto, infatti, grazie ad Arena, la sua falsa assunzione in una azienda agricola e l’assegnazione al cugino di alcuni lavori di scavo. (Lu.tod)

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