domenica, Settembre 8, 2024
26.6 C
Trapani
HomePoliticaIl sunto del caos

Il sunto del caos

Consiglio comunale infuocato, quello degli ultimi giorni a Trapani.

Tutto è iniziato martedì, con la seduta straordinaria e aperta richiesta dalla maggioranza. Al centro del Consiglio, l’emergenza idrica in tutta la provincia di Trapani.

A richiedere la seduta straordinaria, i consiglieri della maggioranza per presentare un ordine del giorno con prima firmataria la consigliera Marzia Patti. Il documento, in pratica, prevedeva di trovare delle soluzioni alla crisi che vanno da una richiesta di aiuto più efficace al Governo regionale e nazionale alla realizzazione di dissalatori.

Animi in fermento tra i consiglieri già da martedì e già nella fase delle comunicazioni, dove il consigliere Salvatore Daidone ha chiesto le dimissioni di Giuseppe La Porta perché, secondo il consigliere, non sarebbe adeguato alla mansione di assessore con delega ai servizi cimiteriali.

Gli animi ovviamente non si sono calmati, tant’è che la seduta è stata prima sospesa, poi rimandata all’indomani.

Ieri, quindi, la prosecuzione del Consiglio comunale del giorno prima.

Il documento è approvato con 15 voti favorevoli. Quelli, cioè, dei consiglieri di maggioranza. L’opposizione, invece, si è dichiarata contraria.

I consiglieri di minoranza, in pratica, hanno accusato i colleghi della maggioranza di non aver condiviso il documento prima della stesura.

Documento approvato, dunque. Poi, invece, ritornano gli animi in fermento quando il consigliere Maurizio Miceli espone chiede all’Amministrazione di aiutare gli imprenditori turistici con le enormi spese che stanno affrontando per il pagamento dell’acqua e di farlo tramite la tassa di soggiorno.

Una richiesta definita illecita.

Da lì, l’opposizione si altera.

Poi un ping pong tra Tranchida e Miceli, definito dal primo cittadino un “farabutto politico”.

Miceli non ci sta. Risponde per fatto personale, stessa cosa Giuseppe Guaiana.

Tutto sembra tornato alla tranquillità, tant’è che Giovanni Parisi chiede di intervenire. Invece Miceli chiede nuovamente la parola per fatto personale ma, avendogli già dato la possibilità poco prima, non gli viene concessa per permettere che i lavori dell’aula proseguano.

L’ex candidato a sindaco allora inizia a ribellarsi e dopo diversi richiami viene allontanato dall’aula accompagnato dai vigili urbani.

I lavori proseguono con la non approvazione dell’ordine del giorno a firma dell’opposizione.

Qui, però, la sorpresa: i voti contrari sono della maggioranza ma non di tutti i consiglieri.

Due consiglieri della maggioranza, che in realtà si sono definiti indipendenti, votano favorevole alla proposta di Miceli. Si tratta dei consiglieri Daidone e Tumbarello.

La seduta straordinaria e aperta, così, si conclude e non si può che dire che c’è stato “tanto rumore per nulla”.

Intanto questa sera, alle 19:00, è prevista una seduta ordinaria a palazzo Cavarretta.

Chiara Conticello

[the_ad_group id="1046"]
[the_ad_group id="993"]

Altre notizie