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Seduta nulla? Il consigliere comunale trapanese Lipari invoca l’illegittimità della suo allontanamento dell’aula

Il Presidente del Consiglio Guaiana replica in maniera sferzante alla polemica

di Fabio Pace

Il consigliere Giuseppe Lipari torna sulla vicenda del suo allontanamento dall’aula consiliare. Affronta la questione sul piano politico, continuando a definirla un vulnus per la democrazia, e anche, in un comunicato, sul piano tecnico giuridico. In punto di diritto Lipari contesta la decisione del Presidente Giuseppe Guaiana affermando che questi ha esercitato «un potere che non esiste, e che qualora esercitato potrebbe esso stesso rappresentare un illegittimo abuso». Lipari sostiene che a norma di regolamento «il Presidente del Consiglio Comunale non avrebbe né il potere di allontanare quei consiglieri che turbano il regolare ordine dei lavori, né il potere di comandare i Vigili Urbani per farlo» (nella foto il momento dell’allontanamento). L’art. 7 del regolamento, invocato da Guaiana, recita: il Presidente «nelle sedute pubbliche può, dopo gli opportuni avvertimenti, ordinare la espulsione dall’uditorio di chiunque sia causa di disordine». Sostiene, però, Lipari che la ratio della norma è la tutela dei lavori d’aula da interferenze esterne e che non si possa applicare a un consigliere nell’esercizio delle sue funzioni. Avrebbe dovuto essere applicato, sostiene ancora Lipari, l’art. 13 rubricato “Richiamo ai consiglieri che turbano il regolare andamento dei lavori”. Ma anche in questo caso non è contemplato l’allontanamento, ma semmai la sospensione della seduta. L’allontanamento sarebbe quindi per Lipari illegittimo e per conseguenza la seduta nulla e da ripetere. Lipari si riserva di adire ulteriori vie legali. Per Guaiana Lipari puntualmente tenta di travisare la realtà. «Nella qualità di Presidente del Consiglio Comunale non permetto a Lipari di insultare il massimo Consesso Civico definendolo una “Mangiatoia”». Poi Guaina chiude con una battuta sferzante: «Ritengo doveroso il rispetto per le istituzioni e, questa volta, da cittadino trapanese, mi permetto suggerire una candidatura a prossimo “Tronista” visto che in politica il suo show non ha sfondato».

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