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Alcamo, danni ambientali per il furto al depuratore

Sarebbero stati individuati e fermati nell’agrigentino, da parte dei carabinieri, i ladri che hanno messo a segno il furto di cavi elettrici di rame ai danni del depuratore comunale di Alcamo.

Il furto di circa 350 metri di cavi elettrici ha provocato danni ambientali ed economici di portata rilevante. Il valore del rame rubato ammonta a circa 150.000 euro, ma le conseguenze più gravi riguardano l’impatto ambientale: il depuratore è rimasto fermo a causa della mancanza di corrente elettrica, sia per la linea sotterranea che per quella aerea, interrompendo il trattamento dei liquidi fognari.
Il risultato è che i liquami, non essendo depurati, vengono scaricati direttamente nel torrente Canalotto, che sfocia in mare, trasportando con sé acqua scura e maleodorante, carica di fanghi fognari.

Le acque inquinate stanno raggiungendo Alcamo Marina, causando un serio rischio per l’ambiente e la salute pubblica.
Il Comune di Alcamo ha già avviato le procedure per ripristinare il funzionamento dell’impianto, con l’obiettivo di avviare i lavori urgenti nei prossimi giorni.

Si stima che il depuratore tornerà in funzione nel breve termine, ma nel frattempo i danni all’ecosistema marino potrebbero essere ingenti.

Nicola Baldarotta

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