Nuovo palasport ed investimenti su impianti sportivi già esistenti. Sono questi gli argomenti al centro del primo incontro interlocutorio negli uffici della Regione Siciliana.
Ieri, infatti, il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, e l’assessore allo sport Emanuele Barbara hanno incontrato l’assessore regionale Elvira Amato presso la sede istituzionale di Palermo.
Particolare attenzione è stata data alla questione legata alla costruzione di un nuovo e più capiente palasport a Trapani.
Tranchida e Barbara, infatti, hanno sottolineato come l’attuale struttura di piazzale Ilio sia ormai insufficiente, sia in termini di capienza, sia in termini di comfort, soprattutto nei mesi più caldi e freddi dell’anno e nonostante i milioni di euro spesi dal presidente Valerio Antonini, a cui si deve il recedente restyling dell’impianto.
L’assessore Amata ha ribadito il grande interesse della Regione Siciliana per un progetto definito straordinario come la costruzione di un impianto sportivo da 8-10 mila posti, utile anche per concerti o convegni di rilevanza nazionale.
Amata, però, ha ritenuto doveroso invitare l’Amministrazione comunale a rivolgersi principalmente agli assessorati alle Attività Produttive e alle Infrastrutture.
Elvira Amata, infatti, è assessore regionale allo sport, turismo e spettacolo.
Secondo quanto detto dall’assessore regionale Elvira Amata, gli altri assessorati potrebbero disporre anche di maggiori somme a disposizione e di specifiche competenze, soprattutto in tema di ufficio tecnico e progettazione.
«È stata una prima riunione, utile per inquadrare il tema e capire come meglio procedere – dichiarano il sindaco Tranchida e l’assessore Barbara -. Ora ci apprestiamo a coinvolgere anche altri uffici regionali per mettere alcuni punti fermi verso la realizzazione di una nuova e strategica infrastruttura cittadina.
Naturalmente, con l’occasione, abbiamo altresì parlato di quelle che sono le esigenze del territorio. Abbiamo riscontrato da parte dell’assessore regionale la disponibilità ad accogliere istanze relative ad impianti più piccoli bisognosi di ristrutturazione per tornare fruibili alla cittadinanza».
