di Federico Tarantino
C’è una macchina, quella della maglia granata, ferma da quasi 200 giorni che vuole ripartire dopo essere stata portata allo stremo. Dall’altro lato c’è un meccanico, il Comune di Trapani, che detta le condizioni per farla ripartire e che cerca un pilota che rispetti i requisiti. Può riassumersi con questa similitudine la vicenda che vede protagonista il calcio a Trapani, assente per la stagione sportiva 2020/2021. Il Comune di Trapani ha reso noto l’avviso pubblico per l’assegnazione del titolo sportivo che consentirà l’iscrizione in sovrannumero al prossimo campionato di serie D.
Un bando dai requisiti appena più leggeri rispetto a quelli annunciati due mesi fa dal sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. Non c’è più la parola serie B accostata ad un progetto quadriennale che dovrà essere presentato, ma persiste l’innovativa polizza assicurativa da un milione euro nel caso in cui la società si ritrovi coinvolta in procedure concorsuali e scandali calcistici. Altra possibilità richiesta è quella che all’interno del Consiglio d’Amministrazione ci sia un componente frutto di un azionariato popolare che dovrà coinvolgere il club per almeno il 5%.
Il Comune di Trapani, intanto, ha ricevuto la disponibilità da parte del Libero Consorzio Comunale al fine di utilizzare il Provinciale per le gare casalinghe secondo le condizioni previste. Per almeno le prossime quattro stagioni, inoltre, qualora la nuova società granata ne faccia richiesta, l’amministrazione comunale metterà a disposizione il campo sportivo di Fulgatore. Ci sarà tempo fino a martedì 4 maggio per presentare le proposte per la nuova società. Due settimane per trovare il pilota che possa allontanare l’incubo vissuto dai tifosi granata. Una nuova guida che segni la ripartenza del calcio a Trapani.
