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I Bronzi di Riace: nuove scoperte svelano origini siciliane

La storia dei Bronzi di Riace, i due iconici guerrieri in bronzo recuperati nel 1972 nelle acque calabresi, continua a suscitare fascinazione e dibattito. Un recente studio, condotto dai professori Rosolino Cirrincione dell’Università di Catania e Anselmo Madeddu, in collaborazione con l’Università di Ferrara, sembra avvalorare una teoria già proposta da archeologi americani, secondo cui i Bronzi sarebbero stati assemblati in Sicilia, precisamente nella zona di Siracusa.

Il fulcro della ricerca si concentra sulle saldature che uniscono i vari componenti delle statue. Gli studiosi hanno analizzato le terre utilizzate per queste giunture, confrontandole con campioni prelevati dalla foce del fiume Anapo, situato nei pressi di Siracusa. I risultati hanno rivelato una corrispondenza geochimica eccellente tra i campioni, come sottolineato dallo stesso Cirrincione: “Non pretendiamo di dimostrare la verità assoluta, ma la perfetta compatibilità tra i campioni è un elemento di rilievo. La nostra ricerca si basa su criteri scientifici e non è legata a una contesa tra Calabria e Sicilia per la paternità dei Bronzi”.

Un’ipotesi intrigante avanzata dalla McCann suggerisce che i due colossi potrebbero rappresentare i signori di Siracusa, Gelone e Ierone. Sebbene questa teoria non abbia trovato un consenso unanime, gli studiosi hanno identificato diverse fonti storiche che potrebbero giustificare la nudità delle statue, un elemento comune nelle raffigurazioni di divinità e condottieri dell’epoca. Madeddu ha evidenziato come il “Bronzo B” (presumibilmente Gelone) mostri sorprendenti somiglianze con le descrizioni di celebri statue siracusane, raffiguranti il condottiero nudo mentre depone lancia e scudo. Inoltre, dettagli come l’elmo corinzio, presente anche nelle monete siracusane, sembrano ulteriormente avvalorare il legame con la storica città siciliana.

Le nuove scoperte sui Bronzi di Riace non solo arricchiscono la narrativa storica su queste straordinarie opere d’arte, ma pongono anche interrogativi affascinanti sulle radici culturali e artistiche del Mediterraneo antico. La ricerca continua, e con essa, il mistero che avvolge questi guerrieri di bronzo.

di Serena Giacalone

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