venerdì, Settembre 20, 2024
21.1 C
Trapani
HomeCronaca“Stressato dalla pandemia”, ergastolo per femminicidio annullato

“Stressato dalla pandemia”, ergastolo per femminicidio annullato

Una decisione, quella adottata dalla Cassazione, che ha già suscitato un vespaio di polemiche. C’è da dire, però, che l’annullamento con rinvio della condanna alla pena dell’ergastolo per un femminicidio è limitato alla richiesta di valutazione delle attenuanti generiche. In particolare i giudici di merito non avrebbero tenuto conto che l’omicida sarebbe stato “stressato” a causa del Covid. La sentenza riguarda l’ assassinio di Lorena Quaranta, giovane studentessa universitaria originaria della provincia di Agrigento prossima alla laurea in Medicina e Chirurgia, da parte del fidanzato, l’infermiere calabrese Antonio De Pace. Il femminicidio, avvenne nella villetta dove la coppia conviveva a Furci siculo, nel Messinese, il 31 marzo del 2020, durante la fase del primo lock down. Al culmine di una lite l’infermiere strangolò la compagna e dopo un tentativo di suicidio chiamò i carabinieri confessando il delitto che sarebbe stato originato, a suo dire, da un presunto “stato d’ansia” causato dalla pandemia. Ed è proprio questo l’aspetto attorno al quale ruota la decisione della Suprema Corte. “Deve stimarsi – si legge nelle motivazioni – che i giudici di merito non abbiano compiutamente verificato se, data la specificità del contesto, possa, ed in quale misura, ascriversi all’imputato di non avere “efficacemente tentato di contrastare” lo stato di angoscia del quale era preda e, parallelamente, se la fonte del disagio, evidentemente rappresentata dal sopraggiungere dell’emergenza pandemica con tutto ciò che essa ha determinato sulla vita di ciascuno e, quindi, anche dei protagonisti della vicenda, e, ancor più, la contingente difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale”.
 

  • LO SPETTACOLO DELL’ALBA AL PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE - INVENZIONI A TRE VOCI

Altre notizie