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Siccità in Sicilia: ne parla anche il New York Times

Ne parla anche il New York Times. Il noto quotidiano americano ha titolato: “Dopo aver perso i raccolti a causa della mancanza d’acqua, l’isola teme ora di perdere anche i turisti”. La situazione drammatica della Sicilia, insieme a parte dell’Italia meridionale e di altri paesi, viene descritta come una delle peggiori siccità degli ultimi decenni.

Il New York Times racconta la storia di Lorenzo Iraci Sareri, un allevatore nella Sicilia meridionale. Circondato da pendii aridi che sembrano dune del deserto, Iraci Sareri osserva impotente le sue mucche dirette al macello.

“È devastante”, dichiara tra le lacrime, sottolineando di non aver mai visto una situazione così grave. Secondo il quotidiano, parti dell’Italia meridionale e altre regioni del Mediterraneo, come la Grecia e la Spagna sudorientale, stanno vivendo una delle peggiori siccità degli ultimi decenni. Gli esperti citati dal NYT spiegano che la situazione è aggravata dalle alte temperature dovute al cambiamento climatico, che hanno accentuato la mancanza di precipitazioni.

Il reportage menziona anche il lago Pergusa, un tempo parte di una riserva naturale nel centro della Sicilia, che ora appare come un “cratere pallido e asciutto”. La situazione è simbolica del dramma che sta vivendo l’isola, dove le risorse idriche sono scarse e le colture soffrono.

“Dopo aver perso i raccolti a causa della mancanza d’acqua, l’isola teme ora di perdere anche i turisti”, titola oggi il quotidiano americano notando che parte dell’Italia meridionale e di altri paesi sono messe alla prova da una delle peggiori siccita’ in decenni. “Siamo costretti a sacrificare i danni all’agricoltura, ma dobbiamo cercare di non far danni al turismo perche’ si peggiorerebbero ulteriormente le cose”, ha detto al giornale Salvatore Cocina, capo della protezione civile dell’isola, evidenziando che la maggior parte dell’acqua disponibile in Sicilia è destinata all’agricoltura, mentre la popolazione, inclusi i milioni di turisti estivi, ne utilizza solo una piccola parte.

Nonostante i razionamenti, l’impatto della siccità ha colpito alcune strutture turistiche minori. Francesco Picarella, responsabile di Federalberghi ad Agrigento, ha spiegato al Times: “Alcuni piccoli bed and breakfast hanno dovuto ritirare stanze dal mercato o indirizzare i clienti ad altri hotel”.

Picarella ha però affermato che il danno maggiore è stato causato dai media che hanno parlato di turisti in fuga per la mancanza d’acqua: “Le prenotazioni sono calate significativamente dopo la pubblicazione di queste notizie, provocando un intervento della Regione per salvare la stagione turistica”.

Ancora una volta la regione Sicilia è, dunque, impegnata a trovare soluzioni rapide per evitare che la crisi idrica comprometta ulteriormente l’economia locale. Il turismo, pilastro fondamentale per l’isola, rischia di subire gravi conseguenze se non verranno adottate misure efficaci per gestire la scarsità d’acqua.

di Valeria Marrone

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