Naufragio del veliero britannico: il dramma del comandante e le indagini in corso

Il naufragio del veliero britannico Bayesian, avvenuto all’alba di lunedì 19 agosto, continua a sollevare interrogativi e preoccupazioni. Le indagini sono attualmente in corso per ricostruire le dinamiche che hanno portato l’imbarcazione a inabissarsi nelle acque di Porticello. Giuseppe Storniolo, un pescatore locale, ha raccontato a Adnkronos la violenza della tempesta che ha colpito la zona quella notte, descrivendo un evento atmosferico senza precedenti: “Non è giusto dare la colpa all’equipaggio. Io ero qui e non avevo mai visto nulla di simile. La tempesta era incredibilmente violenta e ha danneggiato anche la mia barca, che per fortuna si è salvata”.

Storniolo, testimone oculare delle drammatiche ore del naufragio, ha osservato le operazioni di soccorso condotte dalla guardia costiera e dalla Capitaneria di porto. “Pensavamo fosse un’imbarcazione piccola”, ha continuato, “ma poi abbiamo scoperto che si trattava di un veliero lungo 56 metri”. A proposito delle indagini, il pescatore esprime dubbi sull’ipotesi avanzata dalla Procura riguardo al portellone aperto della barca: “Non credo sia stata quella la causa. Se aveste visto la tromba marina che si è abbattuta, capireste la forza delle raffiche di vento e le tonnellate di acqua che sono cadute in pochi minuti”.

Intanto proseguono le indagini sul naufragio avvenuto all’alba di lunedì 19 agosto. Sarà risentito dai magistrati, forse già entro questa sera, il capitano del veliero britannico Bayesian, James Catfield, neozelandese: fino a questo momento, come risulta all’Adnkronos, non è indagato. Il comandante viene descritto da chi lo ha visto all’interno dell’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, come “un uomo distrutto e depresso”. La sua posizione potrebbe però cambiare già nelle prossime ore. In vista del conferimento dell’incarico delle autopsie dei sette corpi, la Procura di Termini Imerese potrebbe emettere l’avviso di garanzia a carico del capitano e del marinaio che la notte della tempesta era sulla plancia per controllare il meteo.

di Serena Giacalone