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Svelata la pala d’Altare per la Chiesa di S. Giuseppe a Castellammare

L' opera è del virtuoso artista trapanese Edoardo La Francesca

L’artista Edoardo La Francesca ha da poco ultimato una nuova pala d’altare rappresentante il Battesimo di Cristo nel Giordano. Destinata alla Chiesa di San Giuseppe di Castellammare del Golfo, l’opera  dipinta ad olio su tela di lino di dimensioni 260x160cm è stata inaugurata Lunedì 24 Giugno 2024, durante la festa liturgica di San Giovanni Battista e benedetta dal Vicario della Diocesi di Trapani, Don Alberto Genovese, che ha anche approfondito il significato del Battesimo alla luce dei testi biblici.

Una cerimonia di rilievo per Castellammare del Golfo

Ad introdurre l’ evento il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto, e il parroco della Chiesa di San Giuseppe, Don Giuseppe Grignano. Durante la cerimonia l’artista trapanese ha dispiegato il significato, l’iconografia e la genesi del dipinto, sottolineando il valore culturale dell’ opera in un contesto ecclesiastico.

Una pala d’altare donata in memoria di un parente

La pala d’Altare, con la sua forma centinata, è stata donata alla Chiesa di San Giuseppe da una famiglia privata in memoria di un parente ed  è certamente una conferma delle doti pittoriche di Edoardo La Francesca che, da sempre,  si ispira a grandi Maestri come Caravaggio, Velasquez e Michelangelo. Fra le sue commissioni più importanti si ricordano il ritratto ufficiale del Cardinale Mario Grech (Segretario generale del Sinodo dei Vescovi) per la Cattedrale di Gozo, il ritratto ufficiale di Don Bosco per il Bollettino Salesiano  (diffuso in 132 nazioni)  e il Ritratto del Cavaliere Roger de Giorgio per l’Ordine di Malta. Formatosi come restauratore all’Università di Palermo e da autodidatta come pittore, La Francesca ha sviluppato una carriera nel campo dell’arte sacra, con opere presenti in molte collezioni private e pubbliche tra Malta e Italia.

Un’opera ispirata al Battesimo di Cristo

La rappresentazione della nuova opera di La Francesca è composta da un paesaggio marino ispirato alle coste mediterranee a suggerire le rive del fiume Giordano e da sei figure umane investite dalla calda luce dell’alba che si scorge all’orizzonte, simbolo di rinascita nella fede con il Sacramento del Battesimo. Le due figure principali, quelle di San Giovanni e Cristo, si trovano al centro della rappresentazione, le rimanenti disposte a semicerchio attorno a loro. La parte sommitale del dipinto è composta da un cielo pieno di nuvole che,  aprendosi in una costruzione verticale, lasciano spazio alla colomba in volo rappresentante lo Spirito Santo, elemento culmine della scena. 

Dettagli iconografici e simbolici della pala d’altare

San Giovanni è rappresentato fuori dall’acqua e come da tradizione iconografica cristiana è avvolto nel suo drappo rosso, simbolo del martirio, Gesù Cristo invece si trova per metà immerso nelle acque in atteggiamento di preghiera, mentre con un dito indica l’acqua marina del battesimo, quell’elemento che, proprio come nei primi secoli del Cristianesimo, rappresenta il popolo di Cristo e Cristo stesso. In una efficace comunicazione vicendevole fra il quadro e il contesto che lo ospita, il Cristo interagisce inoltre anche fuori dalla stessa rappresentazione, indicando il fonte Battesimale presente davanti la pala d’altare della Chiesa di San Giuseppe.  

Un’opera che invita alla partecipazione

Le altre quattro figure ritratte nell’opera sono dipinte nell’atto di assistere al Battesimo, alcuni  hanno già ricevuto il Sacramento, altri invece sono in procinto di riceverlo. Grazie ad una interessante costruzione da un punto di vista plastico e spaziale, il dipinto invita altresì, a tutti gli effetti, l’ osservatore a partecipare alla scena: si configura così un quinto astante fuori dallo spazio della rappresentazione ma idealmente all’interno del dipinto stesso.

Un’opera realista e spiritualmente significativa

Il dipinto di La Francesca, come tutte le sue opere, si configura come una pittura realista in cui corpi e volti ricoprono un ruolo fondamentale. Il valore artistico e spirituale dell’opera si inquadra nel concetto di rinnovamento della fede. Chiaramente ispirato ai quadri rinascimentali con contaminazioni da riferirsi alle icone bizantine, il dipinto inaugurato Lunedì’ presso la Chiesa di San Giuseppe a Castellammare del Golfo, fa riferimento anche ad una incisione ottocentesca di Gustave Dorè.

Di Martina Bannino

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