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Diffamazione, Enrico Rizzi condannato a sei mesi di reclusione

Sei mesi di reclusione. La condanna inflitta dal tribunale di Trapani all’ animalista Enrico Rizzi accusato di diffamazione aggravata. A metterlo nei guai il post pubblicato, nel novembre del 2017, nel suo profilo Facebook contro l’allora dirigente della questura dal capoluogo, Domenico Meola. Rizzi lo aveva accusato di aver lasciato impunito un pregiudicato che aveva massacrato il suo cane, ordinando ai suoi uomini di non intervenire. Ma non è tutto perché l’animalista invitò i suoi followers a contattare in ufficio il poliziotto che venne tempestato di telefonate e messaggi social offensivi. Da qui, pertanto, la denuncia per diffamazione. Durante il processo Meola dimostrò che non avrebbe potuto dare ai suoi uomini l’ordine di non intervenire nei confronti del pregiudicato perché in quel periodo era in congedo. Nei confronti dei followers che lo insultarono, Meola ritirò la denuncia perché si scusarono. L’animalista, invece, quel post non lo aveva rimosso. Enrico Rizzi ha annunciato che tramite il suo avvocato farà ricorso in appello. (Lu.Tod)

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