Un importante passo avanti per l’educazione civica nelle scuole siciliane è stato fatto con la firma del protocollo d’intesa tra l’assessore regionale all’Istruzione, Girolamo Turano, e il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro, insieme alla presidente dell’associazione culturale Biesse, Bruna Siviglia. Un protocollo che si inserisce nel più ampio progetto “Giustizia e Umanità – Liberi di Scegliere”, ispirato all’operato del magistrato Roberto Di Bella, attualmente presidente del tribunale dei minori di Catania.
Il protocollo mira a coinvolgere gli istituti scolastici siciliani di ogni ordine e grado in attività volte a promuovere la cittadinanza attiva, il rispetto di genere e il contrasto a tutte le forme di discriminazione. Si tratta di un’iniziativa che prende spunto da un modello già adottato in Calabria, dove è diventato legge regionale, con l’obiettivo di fornire strumenti educativi per contrastare il disagio e la devianza giovanile, favorendo lo sviluppo della persona e la sua realizzazione.
“L’istruzione è il più grande mezzo di riscatto sociale”, ha dichiarato l’assessore Turano. “Con questo progetto, vogliamo far comprendere ai giovani siciliani che esiste sempre una via di cambiamento, che la Sicilia può diventare una terra di riscatto e non solo di condanna”. Il progetto ha ricevuto un notevole sostegno politico, culminando con la presentazione ufficiale alla Camera dei Deputati, presso la Commissione Antimafia, alla presenza della presidente Chiara Colosimo e della sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro.
Un protocollo, questo, che rappresenta un messaggio chiaro: la scuola non è solo un luogo di istruzione, ma anche di emancipazione e trasformazione sociale, capace di offrire ai giovani una via per costruire un futuro diverso e migliore.
di Valeria Marrone
