Il progetto di contaminazione artistica di Ciccio Barbara “La trasmigrazione dell’anima” è andato in scena al Museo Pepoli. Musica d’oggi tra l’arte di un tempo.
Ciccio Barbara e i suoi sodali hanno portato il progetto di meticciato artistico “La trasmigrazione dell’anima” all’interno di un luogo che di arte vive, come appunto è per definizione un museo. Ed il museo Pepoli, vanto di questo territorio, è uno scrigno colmo di preziosi oggetti d’arte, testimonianze di una storia, quella siciliana, e trapanese in particolare, forse ancora da disvelare fino in fondo.
Chissà cosa avrebbe detto il buon Conte Pepoli davanti ad una iniziativa come questa: i suoi luoghi che diventano contenitore anche per la musica più d’avanguardia, quella di oggi. Siamo abbastanza convinti che avrebbe gradito e approvato. Pepoli era un grande estimatore della musica, ovviamente quella del suo tempo, tanto innamorato dell’arte “imprendibile” da cimentarsi personalmente nella scrittura di un’opera: Mercedes.
Insomma, portare la musica al Pepoli non è, poi, così strano o fuori luogo. E come sempre a far compagnia al buon Barbara nell’avventura di mescolare le arti, anche stavolta c’era Piriongo con il suo contributo pittorico, le fotografie di Daniele Di Stefano, le riprese di Federico Tosto, il percussionista Beppe Cialona e il trombettista Alberto Anguzza. La performance ha visto anche la presenza della danzatrice Maria Giovanna Grignano. Vito Nola ha curato gli
aspetti audio-video mentre Pietro Daidone si è occupato dell’organizzazione logistica. Insomma si arricchisce il parterre degli artisti coinvolti in questo progetto trasognato ma molto affascinante. Prossimo appuntamento il 16 luglio al tempio di Era a Selinunte. Il più grande parco archeologico greco al mondo.
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