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Sicilia, arriva la stabilizzazione per gli ASU dei Beni Culturali

Via libera dell’ARS alla norma sulla stabilizzazione degli ASU.

Nella serata di giovedì, durante la seduta per l’approvazione della legge di Bilancio 2024/2026, è stato approvato l’articolo 11 che riguarda la stabilizzazione per tutti i lavoratori ASU a 24 ore. Con un emandamento del Governo, per gli ASU utilizzati direttamente dalla Regione (cioè per i lavoratori nei Beni Culturali) è stata prevista la stabilizzazione a trenta ore.

Altra questione portata in aula è quella del contratto che, secondo quanto stabilito dal Dipartimento Lavoro, disponeva per gli ASU il termine delle attività al 31 dicembre 2023. Anche in questo caso, è stata prevista la continuità lavorativa dei precari già dal primo gennaio del 2024 anche se la manovra sarà varata l’8 gennaio.

In totale, in Sicilia sono 270 gli asu che lavorano nei musei.

Qualche settimana fa, inoltre, a Trapani i lavoratori dei Beni Culturali e del Museo Regionale “Pepoli” si sono resi protagonisti di una manifestazione proprio a villa Pepoli per richiedere la stabilità, dopo venticinque anni di precariato.

«Finalmente – ha dichiarato Barbara Gambino, dirigente dell’Unione Sindacale di Base per la Sicilia – molti deputati hanno capito che bisogna scindere le platee. Questa legge, purtroppo, non prevede il superamento delle criticità di alcuni Enti che non potranno di fatto provvedere a stabilizzare, permangono infatti ostacoli evidenti. In aula è stata però posta la questione e si sta provvedendo alla prosecuzione delle attività a partire dal primo gennaio 2024. Adesso si spera che non venga impugnato a Roma. Noi, comunque, resteremo sempre dalla parte dei lavoratori e della verità».

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