Da più di 24 ore il gruppo elettrogeno UPS (acronimo di Uninterruptible Power Supply) di stabilizzazione e continuità dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani è fuori uso a causa dell’esaurimento delle batterie tampone. Circostanza che ha rallentato e in alcuni casi bloccato alcuni importanti esami diagnostici, come per esempio la TAC. Di fatto, a causa dell’UPS fuori uso e di repentine anomalie e cali di tensione della rete elettrica tutto il sistema (RIS-PACS) della rete ospedaliera provinciale collegata alla radiodiagnostica è entrato in sofferenza, paralizzando il servizio: impossibilità di accesso informatico agli esiti registrati degli esami radioterapici, alle schede pazienti e, presso l’ospedale di Trapani, perfino interruzioni delle TAC in corso. Se si dovessero registrare gravi emergenze il pronto soccorso (più pazienti gravemente traumatizzati) i medici di guardia potrebbero trovarsi di fatto privi del fondamentale servizio della radiodiagnostica d’urgenza. L’ASP di Trapani conferma il guasto e lo attribuisce alle anomalie dell’alimentazione e a guasti alle rete elettrica di distribuzione esterna all’Ospedale. Tuttavia, continua l’ASP: «Ciò non ha impedito né impedisce l’effettuazione di tutti gli esami di radiodiagnostica, in quanto tutti gli impianti (TAC, Risonanza magnetica nucleare, apparecchi di radiologia), sono regolarmente alimentati dalla rete, e in emergenza, dal gruppo elettrogeno supplementare, che, cautelativamente, nel caso di esami urgenti è posto in attività quale fonte primaria di alimentazione elettrica». L’ASP conferma che sono in corso interventi manutentivi di sostituzione delle batterie guaste e di installazione di un UPS supplementare, che consentiranno di ripristinare la funzionalità entro la giornata odierna. Fin qui la risposta dell’ASP. Alla nostra redazione risulta però, indipendentemente dal guasto dell’UPS, il fermo di entrambi gli apparati di risonanza magnetica e, ancora, del sistema informatico della radiodiagnostica benché alimentato da un generatore supplementare.