Dopo il flash mob di martedì, oggi pomeriggio poco più di 20 operatori economici sono scesi in piazza
L’appuntamento sul volantino che pubblicizzava l’evento era fissato per le 17.00 a piazza Vittorio Veneto, davanti alla Prefettura. In realtà, appena una ventina di operatori economici hanno preso parte alla manifestazione di protesta contro l’ultimo DPCM che, per contrastare i contagi del virus Sars Cov-2, ha posto dei limiti agli orari di apertura dei locali e, come nel caso, di palestre e piscine, ha imposto la chiusura totale.
“Siamo di nuovo qui a manifestare per rivendicare il nostro diritto al lavoro- ha detto Mario Signore, titolare di una pizzeria, uno dei promotori dell’iniziativa-. Mi dispiace vedere che c’è poco partecipazione, vuol dire che il popolo trapanese sta bene e non ha bisogno di scendere in piazza. Noi siamo qui, invece, per chiedere per tutti il 2021 l’abbattimento dell’iva al 4%, l’annullamento dei contributi e il credito d’imposta sugli affitti pari al 50%. Solo così lo Stato può dare una mano a noi ristoratori e alle partite Iva in genere”.
Assieme a Mario Signore era presente un gruppo ristretto composto da titolari di ristoranti, bar e palestre. Il sit in davanti alla Prefettura si è sciolto intorno alle 18.00. Pochi i passanti che hanno rivolto lo sguardo ai manifestanti, preferendo tirare dritto e proseguire la loro passeggiata. Nulla a che vedere con la manifestazione molto più partecipata di martedì scorso, organizzata dagli stessi promotori di oggi, quando a piazza Vittorio Emanuele si sono radunati più di 200 operatori e diversi cittadini per esprimere sostegno e vicinanza.
Domani pomeriggio alle 18.30 è prevista una nuova manifestazione di protesta, sempre a piazza Vittorio Emanuele.