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Oggi è la giornata mondiale della bicicletta

di Valeria Marrone

L’Italia riscopre la passione per la bicicletta. Dopo un difficile 2023, segnato da un calo delle vendite del 23% rispetto all’anno precedente, il 2024 si preannuncia come l’anno del riscatto per il mercato delle due ruote. Uno dei motivi principali della ripresa è la diminuzione dei prezzi. Ad aprile 2024, il prezzo medio di una bicicletta era di circa 391 euro, un calo del 33% rispetto all’anno precedente. Anche le biciclette elettriche hanno visto una riduzione del prezzo medio del 25%, passando da circa 1.400 euro a 1.100 euro. Ma chi sono i nuovi appassionati delle due ruote? Le fasce d’età più interessate sono quelle intermedie: il 24,9% degli utenti ha tra i 35 e i 44 anni, mentre il 29,7% ha tra i 45 e i 54 anni. Gli over 65, invece, prediligono le bici elettriche, con il 12,2% delle ricerche in questa categoria. Anche i giovani mostrano un forte interesse per la mobilità green, ma si orientano maggiormente verso i monopattini elettrici: il 62,5% delle ricerche proviene dalla fascia d’età 18-34 anni. La ricerca di biciclette è equamente distribuita tra uomini e donne, mentre le bici elettriche e i monopattini sono preferiti maggiormente dagli uomini, con oltre il 70% delle ricerche. In settima posizione la Sicilia che mostra essere fra le regioni più interessate al mondo bike. In testa, la Lombardia ed Emilia Romagna. Eppure, nonostante la crescente popolarità delle due ruote, la provincia di Trapani sembra essere rimasta indietro con la sua pista ciclabile della Via del Sale, rimasta incompiuta per oltre due decenni. Correva il maggio del 2001 quando l’amministrazione di Trapani decise di progettare una greenway che avrebbe dovuto collegare Trapani a Marsala. Con un tracciato di 37 chilometri, l’itinerario avrebbe dovuto attraversare Nubia, Salina Grande, Marausa e Mozia, regalando scorci mozzafiato sulla Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. Tuttavia, il sogno si è arenato a meno di due chilometri dal punto di partenza, poco prima di Nubia. I cittadini trapanesi ed i turisti in città possono godersi solo un breve tratto che offre sì un bel panorama, ma che si interrompe bruscamente, costringendoli a deviare sulla strada pedonale. La mancanza di una vera e propria infrastruttura ciclabile rende la vita difficile a chi vorrebbe godere del paesaggio unico delle saline pedalando in tranquillità. Ci aveva provato qualche anno fa il Comune di Erice, con la famosa pista ciclabile “rossa”, opera pubblica che fece il giro d’Italia e e che fu realizzata dall’allora Sindaco di Erice Giacomo Tranchida. Il tratto faceva  parte del progetto più complessivo di “realizzazione di un sistema di piste ciclabili per la valorizzazione del territorio montano e costiero del Comune di ERICE, completo di stazioni di bike-sharing alimentate con fonti rinnovabili”. L’importo era di € 425.483,88. Di questa magnificente è opera, oggi non rimane più nulla. Attualmente, l’unica pista ciclabile fruibile è quella di Custonaci che un percorso sicuro e illuminato che va da Cornino a Rio Forgia. Con una splendida vista su Monte Cofano e il golfo di Bonagia, questa pista, dotata di telecamere di sorveglianza, si candida a diventare uno dei più bei itinerari della Sicilia occidentale. Tuttavia, resta da risolvere il passaggio lungo la foce del Rio Forgia, che impedisce il collegamento continuo verso lido Valderice e Bonagia, specialmente durante l’inverno quando il torrente è pieno d’acqua.

E così, mentre le altre regioni italiane si distinguono per un’impegno concreto nella promozione della mobilità sostenibile, Trapani sembra ancora rimasta indietro.

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