Il Consiglio dell’Unione dei Comuni Elimo Ericini ha eletto ieri sera il nuovo presidente del consiglio dell’Unione, scegliendo Camillo Iovino, attuale Presidente del Consiglio di Valderice.
Il Consiglio dell’Unione è composto da 24 consiglieri, quattro per ognuno dei sei comuni che la costituiscono: Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice. L’Unione è stata fondata il 1° gennaio 2004, e inizialmente includeva anche Castellammare del Golfo, che però ha lasciato durante il periodo di commissariamento prefettizio, nel gennaio 2016 aderisce il Comune di Erice.
Oggi, l’Unione è un ente pubblico di secondo livello, con una popolazione di 61.000 abitanti, il 20% in più rispetto al Comune di Trapani, e una superficie di 361 km², il doppio di quella del comune capoluogo.
Attualmente, i comuni aderenti hanno trasferito all’Unione diverse attività comunali, tra cui il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) e la gestione delle buste paga, avvalendosi di un’unica associazione a supporto della protezione civile. L’Unione è titolare di vari progetti finanziati con il PNRR, tra cui la videosorveglianza e le energie rinnovabili, e molti altri sono in fase di sviluppo, come il canile consortile.
Il Consiglio dell’Unione dovrà coadiuvare la giunta dell’Unione, di cui fanno parte i sindaci dei comuni membri, programmando ulteriori progetti e intese sui servizi da delegare o gestire in convenzione. Questo permetterà di generare sia economie di scala che una maggiore efficienza dei servizi erogati ai cittadini.
“Sono onorato di assumere questo incarico e mi impegnerò a garantire un coordinamento efficace tra i comuni membri – afferma il nuovo Presidente Camillo Iovino – Lavorerò per promuovere progetti innovativi e migliorare i servizi offerti ai cittadini, rafforzando la collaborazione e la sinergia tra tutte le realtà coinvolte. I rapporti politici all’interno dell’Unione esulano dalle appartenenze politiche di elezione dei singoli consiglieri, e il mio obiettivo sarà quello di lavorare nell’interesse comune e con uno spirito di unità.“