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Sicilia, lavoratori ASU: «Abbandonati e traditi dalla Regione»

Non c’è pace per i lavoratori ASU dei Beni Culturali.

Dopo diverse promesse fatte dalla Regione Sicilia, sembrerebbe che nulla sia cambiato.

La situazione dei lavoratori ASU (Attività Socialmente Utili) continua ad essere in stallo. Non c’è stato infatti nessun incontro con la Regione per discutere della loro stabilizzazione. Una situazione, ovviamente, che ha portato a un crescente malcontento tra i lavoratori che, adesso, minacciano di bloccare le attività se non verranno ascoltati.

A renderlo noto sono i sindacati FP CGIL, UGL, ALE-UGL, COBAS-CODIR, CONFINTESA, e USB.

«Ieri – scrivono i sindacati – il Governo Regionale ha mostrato il suo vero volto. Si è infatti rifiutato di ricevere i lavoratori. È andata in scena l’ennesima prova della totale mancanza di rispetto e considerazione verso chi, da anni, con dedizione e professionalità, mantiene vivo il patrimonio culturale della nostra isola».

Gli ASU ormai da anni operano in condizioni di precarietà. Motivo per cui chiedono una soluzione definitiva che possa garantire un futuro lavorativo sicuro. E sembrerebbe che, nonostante le numerose richieste di incontro e le promesse fatte dalle Istituzioni, non ci sia stato alcun progresso significativo.

I lavoratori, quindi, sono pronti a proteste più radicali, compresi scioperi e blocchi delle attività e di farlo a oltranza.

Chiara Conticello

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