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Bulgarella e le sue denunce inascoltate: “Intervenga Sergio Mattarella”

L’ultima spiaggia è colui che rappresenta la più alta carica dello Stato: Sergio Mattarella.

L’unico, a questo punto, che potrebbe dare voce alle denunce di Andrea Bulgarella rimaste inascoltate. Avvolte da un silenzio assordante. Circondate da un muro di gomma, impenetrabile. E il Memoriale su “depistaggi, affari sporchi, malagiustizia e cricca delle banche” dell’imprenditore è dedicato proprio al presidente della Repubblica. Scrive Bulgarella: “Questo libro non ha una prefazione, non l’ho voluta. Le pagine che seguono, il mio Memoriale, hanno invece una dedica a cui tengo molto: al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella”. Lui è siciliano come il costruttore. “Lo conosco – sottolinea l’ex presidente del Trapani calcio -, conosco la sua famiglia, come mio padre, noto imprenditore del tempo, conosceva suo di padre, Bernardo Mattarella, anche lui influente politico della provincia di Trapani”. L’invito è quello di leggere il libro. “Caro presidente, tutto quello che leggerà è vero e documentato da parte mia. Se pensa che io abbia ragione intervenga. Lei può”. “Se pensa, invece, – aggiunge Bulgarella – che io sia un fanatico, un millantatore, un pazzo sono pronto a rispondere di ogni singola parola in tutte le sedi. Rinviatemi a giudizio, processatemi”. L’imprenditore più volte ha chiesto di essere stato ascoltato dai magistrati. Mai nessuna convocazione. “Oggi – conclude il costruttore – molti pezzi dello Stato che si sono sempre girati dall’altra parte dovrebbero semplicemente chiedermi scusa. A me e a tutti i siciliani onesti”. Il Memoriale è un atto d’accusa contro “un sistema di potere marcio e corrotto”. Bulgarella fa nomi e cognomi. Racconta fatti e circostanze. Le sue battaglie, però, il costruttore le ha pagate a caro prezzo. Costretto a spostare le sue attività lontano da Trapani. Poi quell’inchiesta, infamante, su mafia e riciclaggio alla fine archiviata. Il danno, però, nel frattempo era stato fatto. Colpita l’immagine dell’uomo e dell’imprenditore che ha sempre dato lustro alla sua terra. Parola ora a Sergio Mattarella. Ultima spiaggia.

Luigi Todaro

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