Nella mattinata di oggi, un’operazione di recupero ha portato alla luce il corpo senza vita di uno dei sette dispersi a seguito dell’affondamento di una barca a vela di 56 metri, battente bandiera inglese. Il tragico evento è avvenuto intorno alle 5 del mattino, quando la nave, colpita da un’improvvisa tempesta, è affondata, lasciando a bordo 22 persone.
Il cadavere è stato rinvenuto in prossimità dell’imbarcazione, mentre le ricerche continuano per trovare gli altri sei dispersi, che secondo le ipotesi degli soccorritori potrebbero trovarsi intrappolati all’interno dello scafo. Le operazioni di salvataggio sono state complicate dalle avverse condizioni meteorologiche, e ogni ora che passa riduce ulteriormente le speranze di ritrovare vivi gli altri membri dell’equipaggio.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, supportati da due elicotteri, per espandere le ricerche in un’area vasta e difficile da monitorare. Nel frattempo, delle 22 persone inizialmente a bordo, 15 sono state tratte in salvo, tra cui un bambino di meno di un anno.
Otto dei superstiti hanno necessitato di cure mediche e sono stati trasferiti in ospedale. Il piccolo, accompagnato dalla madre all’ospedale dei Bambini di Palermo, ha riportato un lieve trauma cranico, ma le sue condizioni non destano preoccupazione. La madre, fortunatamente, è in buone condizioni. Al pronto soccorso dell’ospedale Civico si trova anche il padre del bambino, mentre altri cinque superstiti sono stati portati al Pte di Bagheria. Tutti i salvati si mostrano visibilmente sotto shock, ma non presentano ferite gravi.
L’epilogo di questa drammatica vicenda rimane incerto, con l’augurio che le ricerche possano portare a un esito positivo per i dispersi ancora in mare.
di Serena Giacalone
