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Blitz antimafia, dieci arresti nel Trapanese

Duemila euro. La somma di denaro che l’ex senatore Nino Papania avrebbe sborsato, rivolgendosi alla famiglia mafiosa alcamese, per ottenere voti per un suo candidato alle elezioni regionali del 2022. Voti che Cosa nostra avrebbe orientato a favore del coordinatore provinciale del Movimento politico Via, Angelo Rocca, in corsa per l’Ars. All’alba di oggi l’esponente politico alcamese è stato arrestato nell’operazione antimafia, coordinata dalla Dda di Palermo e condotta dalla polizia. L’ex senatore è accusato di voto di scambio. Tra gli arrestati anche l’ex vice sindaco di Alcamo, Pasquale Perricone. Avrebbe fatto da intermediario tra Nino Papania e il clan alcamese di cui sarebbe diventato reggente Francesco Coppola. In carcere sono finite altre otto persone che farebbero parte della famiglia alcamese che si sarebbe riorganizzata dopo gli arresti che avevano colpiti i vertici del sodalizio. Le indagini hanno fatto anche luce sulle estorsioni pianificate dalla cosca.

Nel mirino, in particolare, un imprenditore di Castellammare, con interessi nel settore della distribuzione alimentare e del mercato immobiliare, e due imprenditori alcamesi che operano nel settore dell’edilizia, del movimento terra e della commercializzazione di autovetture. Le vittime sarebbero state costrette a sborsare la somma di 50 mila euro per non subire ritorsioni. Il titolare di un maneggio, invece, sarebbe stato costretto ad abbandonare l’azienda in seguito a contrasti avuti con un soggetto vicino alla famiglia mafiosa alcamese. Stessa sorte è toccata ad un buttafuori trapanese che ha dovuto lasciare il posto ad figlio di uno dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita oggi dalla polizia.

Tra gli affari dell’organizzazione anche lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle indagini uno degli appartenenti al sodalizio è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di oltre 9 chili di marijuana. In quella occasione, durante una perquisione, sono stati inoltre rinvenuti 2 fucili a canne mozzate calibro 12, con relativo munizionamento, entrambi provento di furto. (Lu.Tod)

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