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Sicilia e efficienza energetica: le sfide da affrontare

Trapani, come molte altre province siciliane, deve fare i conti con gravi lacune in termini di efficienza energetica. Secondo i dati del Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE), oltre il 60% degli edifici trapanesi rientra nelle classi energetiche peggiori (F e G), evidenziando un patrimonio edilizio inefficiente. La situazione è simile in tutta la regione: a livello complessivo, più della metà degli edifici siciliani certificati nel 2023 è nelle classi F e G, con Enna, Caltanissetta e Agrigento che registrano le percentuali più alte, superando il 60%.

Il leggero miglioramento rispetto al 2022, con un aumento del 4% degli edifici in classe A, è incoraggiante, ma insufficiente. Solo l’8% degli edifici siciliani rientra nelle classi energetiche più alte, mentre Ragusa, Trapani e Siracusa sono le province con il numero maggiore di certificazioni in classe A, intorno al 10%. Le risorse non mancano. Grazie al PNRR, la Sicilia ha a disposizione 406,8 milioni di euro destinati al miglioramento del patrimonio edilizio, comprese le opere di efficientamento energetico. Ma il successo di queste iniziative dipenderà dalla capacità di utilizzare efficacemente questi fondi, di superare le barriere burocratiche e di coinvolgere attivamente il settore privato.

La sfida per la Sicilia è chiara: è necessario un cambio di passo deciso verso una maggiore sostenibilità e un’attenzione concreta alla riqualificazione energetica.

di Valeria Marrone

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