Terremoto, eseguiti a Trapani controlli sugli immobili più a rischio

Quando la terra trema, anche se per pochi secondi, paura, senso di smarrimento e impotenza spazzano via ogni certezza. Ed è stata, soprattutto, la paura a segnare, oggi, il risveglio traumatico dei trapanesi. In città la scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata avvertita, indistintamente, dalla popolazione. Così come a Marsala, a Mazara del Vallo, alle Egadi e a Palermo. Qualcuno, temendo altre scosse di assestamento, ha anche abbandonato la propria abitazione per trovare rifugio in auto. Le testimonianze di chi ha vissuto attimi di tensione sono state raccolte dai social. L’epicentro del sisma è stato al largo di Trapani. In mare, quindi, ad una profondità di un chilometro. L’evento è stato registrato alle ore 5 dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Preso d’assalto il centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco. Nessun danno, però, a persone o a cose. Questa mattina, a Trapani, personale dell’Ufficio di protezione civile comunale ha eseguito un sopralluogo nelle zona della città dove sono transennati alcuni edifici, anche di pregio storico, per verificare eventuali cedimenti. “Non abbiamo riscontrato – dichiarano il sindaco Giacomo Tranchida e l’assessore Lele Barbara – alcuna situazione di criticità”. Il terremoto è stato di tipo ondulatorio. In pratica, la superficie terrestre è stata scossa da vibrazioni che si sono propagate dall’epicentro fino alla periferia, come se fossero, appunto, onde. La terra ha tremato per non più di cinque secondi. Sono bastati, però, per far riaffiorare nella mente dei trapanesi, soprattutto nelle persone più avanti negli anni, il ricordo del violento sisma che nel 1968 sconvolse la Valle del Belice, creando morte e distruzione e lasciando una ferita ancora oggi aperta. (Lu.Tod)