Un dramma che si consuma nelle carceri siciliane è quello dei suicidi.
In aumento come i gesti di autolesionismo sintomo del malessere vissuto dai detenuti. A giugno tre decessi: ad Agrigento, Siracusa e Caltanissetta.
A togliersi la vita, però, anche gli agenti di polizia penitenziaria. Aveva 55 anni, il sovrintendente in servizio alla Casa di reclusione di Favignana che lo, scorso mese di giugno, si è impiccato in un bosco dell’isola, non lontano dalle carceri.
Monsignore Gaspare Gruppuso, parroco della Cattedrale San Lorenzo e già cappellano delle carceri di Trapani, dà una sua chiave di lettura a questo triste fenomeno.