Lui, lei e l’altro.
Un triangolo sfociato in un grave episodio di violenza.
Avrebbe, infatti, accoltellato l’amante della sua fidanzata, riducendolo in fin di vita, il ventenne marsalese ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
Nella notte tra il 4 e il 5 settembre scorsi, avrebbe vibrato alcun fendenti contro il rivale al culmine di una violenta lite, lasciandolo riverso per terra in una pozza di sangue. Una telefonata pervenuta al 113 ha informato la polizia di quanto accaduto.
Quando gli agenti sono giunti nel quartiere Sappusi hanno rinvenuto un giovane, anche lui di 20 anni, agonizzante. Aveva ferite da arma da taglio al petto e alla schiena.
La vittima è stata trasportata d’urgenza al “Paolo Borsellino” dove è stata ricoverata con prognosi riservata. Le indagini, condotte dagli agenti del locale commissariato e dai loro colleghi della Squadra mobile di Trapani, fin da subito sono state concentrate sulla sfera privata del ferito. Il caso è stato così chiuso nel giro di 48 ore.
Gli investigatori, infatti, hanno scoperto che quella sera il ventenne avrebbe dovuto incontrare una giovane che frequentava clandestinamente da qualche tempo. All’appuntamento, però, si sarebbe presentato il fidanzato della ragazza.
Tra i due rivali sarebbe scoppiata una furibonda lite sfociata in accoltellamento.
Dopo la convalida del fermo, l’aggressore è stato rinchiuso nelle carceri di Trapani
