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L’aereo precipitato a Birgi, due ufficiali accusati di omicidio colposo e disastro aviatorio

L’ Eurofighter, precipitato due anni fa nei pressi di Birgi, aveva un’avaria che sarebbe stata riscontrata, prima della sua partenza, dal sistema Tacan utilizzato da alcune Nazioni che fanno parte della Nato.

Il decollo, però, venne lo stesso autorizzato. Due ufficiali dell’Aeronautica, secondo la Procura di Trapani che ha indagato sull’incidente, erano a conoscenza del problema tecnico. Ora sono indagati per la morte del capitano Fabio Altruda, 33 anni, originario di Caserta. Sono il colonnello Daniele Donati che all’epoca dei fatti era il comandante del 37’ Stormo di Trapani-Birgi e il maggiore Andrea Maida. Quest’ultimo, a bordo di un altro aereo, viaggiava assieme alla vittima. Era, infatti, il capo formazione volo dei due mezzi che dall’ aeroporto di Istrana, in provincia di Treviso, stavano facendo rientro a Birgi. Omicidio colposo aggravato e concorso in disastro aviatorio i reati contestati. La tragedia si consumò, nel dicembre del 2022, nelle campagne circostanti la base militare.

Secondo la tesi del sostituto procuratore Antonella Trainito – l’indagine è stata coordinata dal procuratore Gabriele Paci -, i due indagati avrebbero “cagionato la morte del pilota per negligenza e in violazione di regolamenti ordini o discipline”.

In particolare, sempre secondo l’accusa, Daniele Donati e Andrea Maida, accertato che l’Eurofighter presentava un’avaria tecnica consentivano lo stesso a Fabio Altruda di intraprendere il volo verso Trapani. Giunto nei pressi di Birgi, il capitano, però, non è più riuscito a governare l’aereo, schiantandosi al suolo. L’impatto non gli ha dato scampo.

L’avaria dell’Eurofighter, peraltro, imponeva l’ atterraggio solo in “formazione stretta” cioè affiancato dal velivolo pilotato dal maggiore Maida.

Manovra che può essere eseguita solo in condizioni meteo ottimali. Dalle indagini, però, sarebbe emerso un altro particolare: l’abilitazione all’atterraggio in “formazione stretta” di Fabio Altruda a quanto pare era scaduta. Come sarebbe risultata scaduta anche la sua abilitazione al volo notturno. La tragedia avvenne di sera. Andrea Maida è anche accusato di falsità ideologica in atti pubblici. Per la Procura, essendo a conoscenza delle abilitazioni scadute, avrebbe attestato falsamente nel Sistema informatico logistico efficienza flotta, che il volo aveva finalità addestrative

Il capitano Altruda, invece, era di rientro da una missione operativa. Il suo aereo, infatti, era armato.
Già nel gennaio del 2023 i genitori del pilota deceduto avevano presentato una denuncia alla Procura di Trapani ed alla Procura militare di Napoli – per il tramite del loro difensore, avvocato Fabio Sammartano – sostenendo che a far precipitare l’Eurofighter pilotato dal figlio era stata una cattiva manutenzione del velivolo, affermando che “la causa del disastro aereo era da imputare esclusivamente al sopraggiungere di una importante avaria al velivolo verosimilmente dovuta ad una cattiva ovvero all’ omessa manutenzione del mezzo” e che ” il capitano Altruda quel giorno stesse svolgendo una esercitazione nell’ambito di una missione operativa finalizzata a scortare un velivolo statunitense”. La Procura ora ha fatto richiesta di incidente probatorio per accertare le cause dell’incidente, lo stato di efficienza dell’aeromobile e altre circostanze che hanno provocato la tragedia «indipendenti dalla condotta del pilota».

Si attendono, pertanto, le determinazioni del Gip per l’eventuale nomina peritale.

“Non sappiamo – dichiara l’avvocato Sammartano – e non lo sapremo mai se il capitano fosse a conoscenza del guasto, ma ciò giuridicamente è irrilevante”.

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